Cagliari-Sassuolo 1-1 è stata una delusione per molti tifosi neroverdi e per gli stessi giocatori della formazione emiliana. Sarà per le tante assenze, sarà per un pizzico di presunzione dovuta alle ultime gare, ma il pareggio è paradossalmente un risultato giusto (anche se fa arrabbiare di brutto).
Fatto sta che i neroverdi credevano di avere archiviato la pratica dopo dodici minuti (e il gol numero 18 di Caputo in serie A), tanto che dopo il vantaggio il Sassuolo ha costruito veramente poco. Ha fatto possesso palla, sia chiaro, ma poco di più. Pochi tiri. Pochissime occasioni da gol. E poco spazio all’avversario, che fino all’espulsione di Carboni è parso evanescente.
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Cagliari-Sassuolo 1-1: la dimostrazione di quei limiti di cui ancora si soffre
Poi, quando le cose per il Cagliari sembravano essersi messe veramente male, la formazione di Zenga ha saputo svegliarsi, trovando il pareggio in inferiorità numerica e alla prima occasione utile, sfruttando le solite ingenuità difensive neroverdi.
Una bella svegliata, non c’è che dire. Una partita che dimostra che nulla è scontato e meno che mai dovuto. Cagliari-Sassuolo 1-1 è così: una sfida sporca e un po’ noiosa, capace di mettere in luce quei limiti di cui ancora si soffre per fare il salto di qualità.
Alla prossima c’è il Milan. La prova del nove, quella definitiva che ci dirà chi vogliamo essere per questa coda di campionato.
