È un Cristian Bucchi amareggiato che parla dopo Sassuolo-Milan. La sconfitta con i rossoneri è pesantissima e relega il Sassuolo tra le ultime della classe.
L’allenatore non è soddisfatto: “Le partite di serie A si giocano tutte sul filo e gli episodi le determinano. Noi siamo campioni nel mettere le partite sempre in salita. Perché le sconfitte con Udinese, Napoli e Milan, per quanto diverse sono arrivate per errori nostri. Stasera è stato lo stesso. Partita approcciata bene. Contro una squadra forte ma che sapevamo in difficoltà. Magari davanti a una nostra pressione avrebbero potuto andare in difficoltà. Abbiamo messo loro addosso molta pressione con Mazzitelli. Poi abbiamo fatto un regalo su un corner e messo la partita in salita contro una squadra forte come il Milan. Noi abbiamo provato, ma abbiamo faticato ad aggirare la loro linea mediana. Abbiamo messo venti cross in area ma ci manca la cattiveria e la voglia di far gol a tutti i costi. La voglia di fare gol è alla base di ogni prestazione. Troppe volte questo non ce l’abbiamo”.
Due giovani tra i migliori in campo: “Mazzitelli e Cassata sono giovani ma hanno entusiasmo, voglia e freschezza fisica. Hanno grande aggressività, fanno bene. Ho preferito mettere loro. Abbiamo fatto bene ma la partita cambia e abbiamo optato per soluzioni diverse, ma non per loro demerito”.
La squadra va male, ecco cosa pensa Bucchi di un eventuale esonero: “Io mi sento sempre in discussione e mi metto in discussione. Specie se dopo dodici giornate abbiamo solo otto punti. Non potrei non sentirmi in discussione. L’unica cosa che posso fare è continuare a lavorare e fare quello che ho fatto fino ad oggi. Mettendoci l’anima e cercare di lasciare a questa squadra il più possibile e mettendoci tutto me stesso. La società mi vede lavorare ogni giorno e farà le proprie valutazioni”.
Anche gli infortuni hanno fatto la loro: “Dopo una sconfitta sarebbe bello tornare subito in campo. In questo momento la sosta è la cosa migliore, anche per recuperare qualcosa. Non avere Berardi, Adjapong, Letschert, Duncan, Goldaniga… non è una scusante, ma sarebbero stati titolari. Recuperarne qualcuno potrebbe essere importante”.
Dato che c’era il patron allo squadro, abbiamo infine chiesto a Bucchi se avesse incontrato Squinzi dopo la partita: “Ho incontrato Squinzi prima della partita. Era molto carico per la sua doppia fede milanista-sassolese. Ha cercato di spronare i ragazzi. È un peccato non avergli regalato una prova e un risultato importante”.