Daniel Boloca ha parlato in conferenza stampa al termine di Sassuolo-Reggiana 5-1, dov’è stato l’artefice del quarto gol con un bell’inserimento con conclusione in corsa di testa. Ecco le sue parole ai microfoni del nostro inviato Mattia Bannò.
Sulla partita: “Come ogni partita cerchiamo di dare tutto. Siamo partiti a rilento, faticando più del solito, ma dopo il primo gol siamo riusciti a tirar fuori le nostre qualità e a vincere più duelli: è stata questa la cosa che ha fatto la differenza. Il gol subito ci ha attivati, anche se cerchiamo sempre di entrare in campo nella modalità giusta. L’abbraccio a Grosso dopo il gol? A lui devo tutto, mi ha sempre mostrato fiducia e per me è un onore giocare per lui, la squadra, la società e i tifosi”.
Sulla permanenza a Sassuolo: “Non c’è stato bisogno di convincermi. Ho sempre avuto la testa qua a Sassuolo, per me è un onore rappresentare questi colori. La società mi ha messo tutto a disposizione per poter migliorare. Sulla prossima stagione? Parlando per me stesso, non sono riuscito a mettere in mostra le mie qualità, soprattutto nella seconda metà. Mi sono sempre sentito in debito e ho sempre cercato di lavorare per presentarmi in maniera diversa. Ho cercato di arrivare con la mentalità giusta: a volte si riesce a giocare con qualità, altre volte meno, ma non ho nessun rimpianto”.
Sulla Serie B come step formativo: “Penso che ogni delusione e sconfitta è momentanea e serve come crescita. L’importante è capire il percorso e migliorare giorno dopo giorno: lo abbiamo fatto noi giovani e questa annata ci è servita un sacco”.
Sul Cittadella: “Ebbi 2/3 occasioni per calciare ma non me l’ero sentita, anche perché spesso cerco di servire chi ha un calcio importante come Volpato e Berardi. Ne abbiamo parlato con il mister, che cerca sempre di farci vedere quanto sbagliato in partita: è lì che poi passa il miglioramento”.
Sul modulo: “Per me è indifferente, è importante giocare e mettersi a disposizione della squadra”.
Sulla situazione stadio: “Pensiamo solo al campo, i nostri tifosi c’erano e si sono fatti sentire: è stata una partita come le altre”.
Sui calcoli: “Non ce li possiamo permettere, pensiamo partita dopo partita”.