I pugili suonati devono rialzarsi. La terza sconfitta consecutiva, maturata al cospetto di una Lazio indubbiamente superiore e, come se non bastasse, alla vigilia della trasferta allo Juventus Stadium, porta il Sassuolo a riordinare di nuovo le idee, nella consapevolezza che è necessario ripartire da quanto di buono si è costruito finora.
Richiamare di nuovo alle assenze difensive può apparire come un esercizio di ricerca dell’alibi a tutti i costi ma, come ha evidenziato lo stesso Di Francesco, chiedere a centrocampisti di improvvisarsi terzini o a terzini di inventarsi difensori centrali porta inevitabilmente a rallentare la manovra e ad inceppare ingranaggi già rodati nel corso della stagione. Se poi ci si trova ad affrontare una Lazio in grande spolvero, rapida sulle corsie laterali e abile nell’approfittare delle difficoltà dell’avversario lasciando pochissimi punti di riferimento in attacco, le difficoltà possono facilmente condurre alla sconfitta. Ma abbassare la guardia sarebbe un errore madornale, così come partire per Torino considerandosi già battuti.
Resta comunque evidente che i prossimi giorni saranno cruciali per valutare il recupero dei giocatori ancora fuori causa, tra tutti Vrsaljko e Peluso. Proprio l’esterno basso ex-Juve (peraltro utilizzabile anche come stopper) potrebbe tornare disponibile per la partita contro la sua vecchia squadra. Da non dimenticare che contro la vecchia signora Di Francesco dovrà fare a meno anche dello squalificato Gazzola, come se non bastassero gli infortuni. Ma ci sono anche buone notizie, dal momento che tornerà capitan Magnanelli: la novella è ancor più lieta ricordando i molti, troppi palloni persi a centrocampo nella sfida con i biancocelesti. Quanto all’attacco, Di Francesco ha sempre l’imbarazzo della scelta ma non deve smettere di sollecitare un maggiore cinismo sottoporta, da tirare fuori in particolare quando gli avversari concedono poche o pochissime occasioni…e Zaza ne sa qualcosa.
Come si accennava, è tempo di bilanci. E la freddezza dei numeri dice che, ad oggi, nel girone di ritorno sono stati raccolti 4 punti. All’andata, dopo la trasferta laziale si era solo a quota 3, frutto di altrettanti pareggi: quindi bando ai catastrofismi. Il Sassuolo può ancora tornare in corsa per una posizione onorevole a metà classifica, senza dimenticare che l’obiettivo primario rimane sempre e comunque la salvezza. Del resto, proprio la partita casalinga con i campioni d’Italia rappresentò la svolta della prima parte del campionato: i neroverdi raccolsero un preziosissimo pareggio che diede inizio ad una serie di ben 8 risultati utili consecutivi. Ripetersi è senz’altro difficile…e allora, perché non provare ambiziosamente a migliorarsi?
di Massimiliano Todeschi