Il portale GianlucaDiMarzio.com ha dedicato un intero pezzo a Pol Lirola, giocatore del Sassuolo in prestito biennale dalla Juventus, cresciuto nella cantera dell’Espanyol de Barcelona.
Paragonandolo a Oliver Hutton di Holly e Benji, il sito del giornalista Sky rivela alcuni particolari sullo spagnolo, raccontandone l’infanzia tramite le parole del suo agente Bruno Zandonadi. Ne vien fuori l’immagine di un ragazzo “molto responsabile, attento a tutto quello che un buon professionista deve fare”, che giocava a calcio ovunque potesse “innamorato del calcio, da sempre”.
Pol – ancora nel racconto di Zandonadi – “non ha stravaganze”, ma emerge una curiosità: non ha la macchina e ne comprerà a breve una “ma di seconda mano”.
Molto legato alle sue origini, durante questa pausa nazionale Lirola è tornato a Barcellona per salutare i suoi vecchi compagni dell’Espanyol B e il suo ex allenatore. Legato alla sua terra e quindi, a doppio filo, alla sua famiglia, che va e viene dalla Spagna per stargli vicino.
E infine, immancabilmente, viene fuori il racconto di Miguel Lirola, padre del giocatore e suo punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Tanti i suoi sacrifici per permettergli di giocare sempre, seguendolo ad ogni partita senza mai mancare un appuntamento. Ovvio che le prime difficoltà sono arrivate con il trasferimento di Pol nelle giovanili bianconere: “Non poteva più seguire Pol e ovviamente le partite della Primavera non si vedono spesso in televisione. Per quello lui ogni sabato andava su internet alla ricerca di qualsiasi streaming potesse fargli vedere suo figlio”.
Ora però c’è il Sassuolo e le sfide europee (tra cui quella in patria, nel ritorno di Europa League contro l’Athletic Club de Bilbao, il prossimo 24 novembre), per un giocatore cresciuto col mito della Juventus di Del Piero, Zidane e soprattutto Pavel Nedved. Ma è per mister Di Francesco che arrivano parole di apprezzamento: “Quando ci è arrivata la proposta del Sassuolo non abbiamo avuto dubbi. Una molla molto forte è stato l’allenatore, straordinario nel far crescere i giovani. Non guarda il nome o la carta d’identità, con Di Francesco gioca chi merita. Ora Pol sta giocando ed è felice. Il Sassuolo è il club ideale per la sua crescita”.