Sergio Floccari è un attaccante che in Serie A ha sempre segnato, per questo la compagine neroverde aveva acquistato il suo cartellino a gennaio, un attaccante di razza al quale si chiedevano i gol salvezza.
Ma qualcosa non ha funzionato e l’attaccante di Vibo Valentia non ha lasciato il segno in questi primi 6 mesi sassolesi, con Malesani è partito spesso titolare, anche Di Francesco gli affidò una maglia per un paio di partite ma non riuscì ad incidere e dietro di lui Zaza scalpitava e diventò titolare inamovibile sul finale di stagione.
Un solo gol all’attivo con la casacca neroverde (contro la sua ex squadra, la Lazio) e una valigia che sembrava in procinto di riempire in attesa di una nuova destinazione.
Questo però accadeva prima del ritiro perché da quando la squadra è arrivata a Malles si è visto un Floccari nuovo, un Floccari desideroso di stravolgere le gerarchie che si erano andate a cementare nel finale della passata stagione.
Infatti l’ariete di Vibo Valentia ha mostrato un agonismo nuovo: una volontà che in campo non era mai apparsa nei suoi primi 6 mesi neroverdi. E’ stato l’autore del primo gol stagionale “non ufficiale” nell’amichevole in famiglia (autore di una doppietta nello stesso test) e anche nella partita di ieri contro la Rappresentativa Val Venosta ha messo a referto 2 gol, di cui uno – pregevole – di tacco. Gli avversari non sono certo quelli che verranno affrontati nel campionato di Serie A però sono segnali positivi emessi da un calciatore che, se non verrà ceduto, potrà dare il suo contributo e metter la sua esperienza al servizio della squadra.