Il Sassuolo vince una partita che secondo molti osservatori non doveva neppure essere giocata. Ci riferiamo sia a coloro che non gradiscono granché la presenza di squadre provinciali in Serie A sia ai teorici del complotto con cui già abbiamo imparato a familiarizzare, secondo i quali i neroverdi si sarebbero scansati, consentendo ai cugini biancorossi di raccogliere punti fondamentali nella corsa salvezza. Ancora una volta le chiacchiere stanno a zero e a parlare è stato solo il campo.
I neroverdi sono partiti a razzo, andando in vantaggio con Sansone dopo pochi minuti. Poi il Carpi ha cercato di reagire arrivando al pareggio con Gagliolo. Il tabellino è stato poi completato dalle reti di Defrel e dal colpo di testa di Acerbi che, nel secondo tempo, è riuscito a chiudere il match e a spazzare via i timori di un pareggio che i ragazzi di Castori stavano inseguendo con la massima determinazione.

A onor del vero va detto che almeno tre delle quattro reti viste ieri al Braglia sono frutto di errori difensivi: il pallone perso da Pasciuti, l’amnesia di Peluso, la troppa libertà concessa ad Acerbi. Ciò non toglie che il Sassuolo ha fatto valere la propria netta superiorità tecnica al cospetto di un Carpi a cui, va detto, non sono mancate la generosità e l’aggressività, che non sono però state sufficienti per permettere ai biancorossi di portare a casa un risultato positivo.
Menzione particolare meritano le due curve: pur con uno stadio non strapieno (circa 7.500 gli spettatori), i tifosi di Carpi e Sassuolo hanno “colorato” il match, con cori che, per quanto riguarda la sponda neroverde, si sentono raramente in modo così deciso al Mapei Stadium… Meno indimenticabili gli sfottò, che possono anche starci purché le due tifoserie non “vadano oltre”, e dal momento che non si sono registrati incidenti né prima né dopo l’incontro speriamo che anche in futuro la sacrosanta rivalità rimanga su questi binari. Ora il Sassuolo guarda avanti con fiducia e, tanto per restare sul pezzo, conta sul sostegno della propria tifoseria, già a partire dalla prossima partita casalinga.