Dopo una batosta le possibilità sono due: abbattersi o reagire. E il Sassuolo visto ieri contro la Lazio ha optato decisamente per la seconda ipotesi, facendo dimenticare quanto di brutto è stato visto a Empoli.
I neroverdi, privi di Duncan a centrocampo e con un inedito tridente Berardi-Falcinelli-Sansone, hanno dimostrato fin dalle prime battute di essere decisamente più in palla degli avversari, sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. Il generoso (o forse anche qualcosa di più) rigore concesso da Guida per il contatto tra Cannavaro e Lulic, sventolato a mò di bandiera complottista da chi probabilmente non ha visto la partita, non ha avuto un impatto decisivo sul match.
Il centrocampo biancoceleste, privo di Biglia e Parolo, ha fornito una prestazione largamente insufficiente. Missiroli e Magnanelli hanno quindi avuto gioco facile nel bloccare le incursioni avversarie e rilanciare l’azione: lo testimonia il gran numero di palloni recuperati dalla mediana neroverde.
Passando alla difesa, se davvero è da quel reparto che si costruiscono le grandi squadre, il Sassuolo visto ieri ha tutta la possibilità di fare un campionato di ottimo livello. Un grande Vrsaljko sulla fascia destra è stato affiancato da una coppia centrale, quella Cannavaro-Acerbi, finalmente recuperata al 100% e di fronte alla quale ben poco hanno potuto gli avanti laziali, pur di indiscutibile qualità. Ma prima Klose e poi Matri non sono di fatto riusciti a rendersi mai pericolosi. Solo Keita, inspiegabilmente fatto partire dalla panchina, ha dato maggiore velocità, nel corso della ripresa, al gioco dei capitolini.

I tre punti raccolti sono preziosissimi e il punteggio poteva, obiettivamente, essere anche più rotondo a favore del Sassuolo. Discreta anche la prova di Berardi, che non è riuscito a creare moltissimo ma è tornato a ricoprire quel ruolo chiave che può portare il Sassuolo in alto.
La “cura del silenzio” di cui ha parlato Di Francesco dopo l’incontro ha quindi portato i suoi frutti, quindi i giocatori neroverdi sono avvisati: il generale Eusebio sa come rimotivarvi in caso di prestazioni scialbe…
Ora si va verso la trasferta di San Siro. Ne parleremo nel dettaglio nei prossimi giorni, ma senza eccessi di ottimismo crediamo ci possano essere tutti i presupposti per fare risultato contro un’altra “grande”. Concetto, questo, che evidentemente si sta modificando, con buona pace di Lotito e dei diritti televisivi.
di Massimiliano Todeschi