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Le tre lombarde sfidate dai neroverdi nelle ultime tre occasioni sembrano aver gettato via la striscia negativa dei neroverdi. Un punto a Monza, tre a San Siro contro il Milan, altri 3 al Mapei in Sassuolo-Atalanta 1-0. 7 punti in tre gare, quando prima ce n’era stato solo 1 in sette. Bene, davvero.
Il Sassuolo non manteneva la porta inviolata contro l’Atalanta dallo 0-0 al Mapei Stadium dell’8 novembre 2014. Praticamente una vita fa. E, come abbiamo già detto, contando sia campionato che Coppa Italia, i bergamaschi sono la squadra che più volte ha battuto i neroverdi. Due notizie che fanno di questa vittoria con clean sheet una piccola perla. E azzarderemmo un pezzo di storia.
RIGUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Sassuolo-Atalanta 1-0: promosso il mercato di Carnevali?
Nel mezzo il mercato. In difesa il Sassuolo ha visto partire Ayhan e soprattutto Kyriakopoulos, vedendo arrivare un ottimo Zortea, buttato dentro dal 1′ contro la sua ex squadra e che si è rivelato immediatamente positivo. In attacco, fuori Antiste e un pezzo da novanta come Traoré. Dentro un Bajrami che ha fatto subito capire di voler recitare una parte, confezionando un paio di occasioni al bacio nella frazione di partita concessagli da Dionisi. I nuovi fanno faville, i “vecchi” sono tornati a brillare.
Marchizza è ormai pienamente rientrato, subentrando al greco nella staffetta con Rogerio. Obiang si è preso le chiavi del centrocampo. La nuova coppia di difesa Tressoldi-Erlic appare sempre più sicura di sé. Laurienté e Berardi sono due macchine per uccidere. E Defrel sta facendo movimento in attacco e, pur segnando poco, è sempre partecipe. Anzi, il suo gol di Milano, insieme a quello di Antiste contro la Salernitana e a quelli di Laurienté, fanno del Sassuolo la squadra dei top-5 campionati europei ad aver mandato in gol più francesi.
Alla prima uscita, il mercato dà ragione a Carnevali che, forse, con i suoi interventi è stato in grado di compattare il gruppo. Resta l’incognita Lopez, ad ora. Vedremo come sarà gestita ed eventualmente risolta.
Espulsione Maehle: senza, la partita sarebbe stata differente?
Concentrandoci su sabato sera, però, non possiamo che notare che il Sassuolo si sta finalmente facendo vedere, costruendo gioco e portando a casa il risultato. Tutte caratteristiche che ormai avevamo dimenticato. Ok, l’espulsione di Maehle è stata sicuramente in grado di indirizzare la partita che, a parità numerica, sarebbe stata sicuramente diversa. Anche se la prima mezz’ora, quella prima del cartellino, aveva visto occasioni solo da una parte. Quella neroverde. La sofferenza nel finale, anche contro una squadra di qualità contro quella di Gasperini, era forse evitabile. Ma la tigna bergamasca non la scopriamo ora.
Inoltre, le vittorie con Milan e Atalanta dimostrano lo storico trend di buone partite contro le “grandi”. Le conferme, lo sappiamo, dovranno arrivare contro squadre che navigano negli altri settori della classifica. Le lombarde, dicevamo, non erano clienti facili. Ora ne arrivano però un paio storicamente rognose. La bestia nera Udinese e la capolista tritasassi napoletana. Due appuntamenti nel quale Dionisi punterà a confermare il trend. E i ragazzi, rassicurati dal fatto che la qualità non manca, daranno del proprio meglio.
