Il terzino Rogerio Oliveira da Silva, per tutti Rogerio, si è raccontato a TuttoSport all’inizio della seconda stagione con il Sassuolo, la terza se contiamo anche i sei mesi con la Primavera: “Sono cresciuto a livello mentale grazie alla fiducia che mi hanno dato prima Iachini e adesso De Zerbi e tutti i compagni. La strada è quella giusta, ma ora tocca a me continuare”.
Il giovane brasiliano ha parlato della ‘sua’ Juve, essendo in prestito proprio dai bianconeri, e della sfida allo Stadium di domenica prossima: “Per prima cosa devo lottare per conquistare un posto da titolare. Sfidare CR7 sarà emozionante, anche se dopo il fischio d’inizio prevale la concentrazione e speriamo che Cristiano aspetti ancora una giornata prima di sbloccarsi. In ogni caso a Torino giocheremo al massimo, cercando di uscire con un risultato positivo. Mi troverò davanti Bernardeschi, Douglas Costa, Dybala e Cuadrado, giocatori fortissimi ed io dovrò dare il massimo per fare bella figura; sono consapevole che la mia prestazione sarà sotto la lente d’ingrandimento della Juventus, un giorno spero di tornare e di riuscire a fare tanti assist anche per Ronaldo. Dal Brasile, invece, mi guarderà la mia famiglia”.
Spesso associato ad Alex Sandro e Marcelo, Rogerio spera di creare proprio un ‘modello Rogerio’: “Alex Sandro è un amico, siamo ancora in contatto. Sarà bello riabbracciarlo, ma stavolta punto a scambiare la maglia con Douglas Costa. Vengo spesso associato al modo di giocare di Alex Sandro e Marcelo: sono fortissimi e li ammiro molto. Il mio obiettivo è quello di diventare un top come loro, dovrò migliorarmi tanto ma con molta umiltà spero di creare un mio modello. Grazie al calcio italiano sto crescendo tecnicamente e soprattutto tatticamente”.
Il neroverde ha parlato della sua carriera: “La strada è stato il mio primo allenatore, in quelle partite ho sviluppato il dribbling e la progressione nel saltare l’avversario. Ho compiuto tanti sacrifici e avuto un’enorme forza di volontà per raggiungere il sogno di diventare professionista: ho lasciato la mia famiglia a 12 anni e ripenso spesso a quando dovevo farmi due ore di pullman tutti i giorni per andare ad allenarmi. Adesso, abitando vicino al centro sportivo, posso andare al campo a piedi…”
Ora la realtà Sassuolo: “Il mister in allenamento ci fa lavorare parecchio e con tanta serietà, però i suoi metodi ci consentono di faticare continuando a provare divertimento per il gioco. Siamo un gruppo unito. Boateng è un campione semplice e umile, è un onore giocare assieme a lui. In estate sono arrivati tanti giocatori di qualità e tra di noi si è già creata una bella sintonia;” – ha poi continuato Rogerio – “le prime tre partite di campionato ci hanno trasmesso entusiasmo e pure la consapevolezza a poter ambire a qualcosa di grande, ma è presto: dobbiamo restare concentrati e pensare solo alla Juve”.
E per il futuro: “Mi piacerebbe presto segnare il primo gol con il Sassuolo. Spero, un giorno, di raggiungere anche il sogno Seleçao”.