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Genoa's Italian forward Leonardo Pavoletti scores the winning goal during the Italian Serie A soccer match Genoa Cfc vs Us Sassuolo Calcio at Luigi Ferraris Stadium in Genoa, Italy, 22 November 2015 ANSA/SIMONE ARVEDA

Da PianetaGenoa1893.net – Sassuolo-Genoa, al Mapei scontro tra due squadre entusiaste

Archiviato il successo in Europa League, testa al prossimo turno di campionato: al Mapei Stadium arriva il Genoa di Jurić. Abbiamo chiesto ai colleghi di PianetaGenoa1893.net, con cui Canale Sassuolo ha il piacere di collaborare, di offrirci il loro punto di vista sul match di Domenica. Ecco dunque una analisi firmata da Alessandro Legnazzi che metta a fuoco il buon momento dei rossoblù. Buona lettura.

Sassuolo-Genoa, al Mapei scontro tra due squadre entusiaste

Le pause sono sempre un’incognita per chi scrive e una certezza per chi allena. Lo sa benissimo mister Jurić, perfettamente calato nella realtà rossoblù. Il Genoa non ha giocato contro la Fiorentina (ventotto minuti non sono un test attendibile) ma in settimana i ritmi d’allenamento sono stati ugualmente alti. Da Pegli ad Arenzano causa pioggia, il tecnico di Spalato ha preparato la sfida di domenica con la consueta intensità.

IL MOMENTO – Il Genoa è l’unica squadra, assieme alla Juventus, ancora a punteggio pieno. Due gare, due vittorie: tre, se si prendesse in considerazione anche la Coppa Italia. Due trionfi frutto di altrettante rimonte, primo lo schiaffo poi i punti. Mister Jurić ha allontanato il cupo della gestione Gasperini portando entusiasmo nello spogliatoio rossoblù. I calciatori sono convinti della bontà del progetto del croato e tutti – titolari e panchinari – lottano nei novanta minuti. Un vero Gruppo, con la maiuscola d’ordinanza.

Ivan Jurić
foto: Leoni (repubblica.it)

L’AVVERSARIO – Le poche gare tra Sassuolo e Genoa non hanno mai deluso, dal punto di vista dello spettacolo. Domenica sarà lo stesso perché Jurić e Di Francesco curano con molta dovizia la fase offensiva attraverso due approcci differenti: con il pressing il primo, con le verticalizzazioni il secondo. Il tecnico del Sassuolo, proveniente dalla scuola zemaniana, ha il pregio di valorizzare i giovani. Lo è stato con Vrsaljko, Sansone, Zaza e Berardi, lo sarà anche con i vari Ricci (scolpito da Jurić a Crotone), Mazzitelli e Sensi. Una compagine italiana che, finalmente, prende sul serio anche l’impegno d’Europa League: era ora.

foto: Leoni (repubblica.it)
foto: Leoni (repubblica.it)

IL MATCH – Difficile prevedere le scelte di mister Jurić e, peggio, il modulo di gioco. Il tecnico croato, influenzato dal Loco Bielsa, occupa il campo in funzione della palla spezzettando l’ampiezza al massimo con tre uomini per linea in fase di possesso palla. Di Francesco, invece, orfano di Berardi, non derogherà il 4-3-3 con i movimenti a “uncino” delle ali: in chiave tattica, sarà molto interessante scoprire se Magnanelli o Biondini andranno a disturbare la prima giocata di Veloso. Cosa che non è avvenuta contro Beñat dell’Athletic Bilbao.

di Alessandro Legnazzi

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