Eusebio Di Francesco in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Sassuolo parla della delicata gara che i neroverdi dovranno affrontare contro una squadra partita certamente non benissimo, ma reduce da un risultato molto positivo, un 4-0 contro il Palermo.
Di Francesco parte proprio da questo risultato: “E’ stata una gara un po’particolare, il Palermo nel primo tempo avrebbe meritato qualcosa in più la Lazio è stata brava a capitalizzare le occasioni che ha avuto e nel secondo tempo ha dilagato. Questo è un campionato dove ci sono calciatori con qualità superiori alla media e nella Lazio ce ne sono diversi“.
Su Stefano Pioli nuovo allenatore della Lazio, Di Francesco commenta: “Pioli è stato un ex del Sassuolo, è un allenatore che ha sempre fatto bene, l’anno scorso con il Bologna non è stato fortunato però ha dimostrato di avere ottime qualità, mi auguro per lui che dalla prossima partita, ma non da questa, possa ancora dimostrare quelle che sono le sue capacità.
Il ritorno di Berardi, si torna al tridente Berardi – Zaza – Sansone? “Chi giocherà nella gara di domani io non lo dico, posso dire che sono contento del ritorno di Berardi perché in questo modo ho un’alternativa in più in attacco“.
Sulla condizione della squadra: “Abbiamo ritrovato compattezza e rabbia agonistica, siamo una squadra combattiva, queste sono caratteristiche che abbiamo messo in campo anche nella gara contro il Napoli, dove per quanto fatto meritavamo sicuramente qualcosina in più. I numeri parlano chiaro, cinque gare un solo gol segnato, dobbiamo migliorare nella ricerca del gol, la squadra si allena per migliorare la manovra offensiva, ovviamente senza trascurare la fase difensiva della quale sono soddisfatto”.
Sulle scelte tecniche per affrontare la gara di domani, Di Francesco commenta: “In attacco ho tante alternative, la scorsa partita ad un certo punto abbiamo provato il 4-2-3-1 appunto per dare a Floccari la possibilità di esprimersi meglio in fase offensiva. valuterò a gare in corso se modificare l’assetto tattico, ma i concetti e i principi del nostro gioco non cambiano“.
di G. P.