Le pagelle di Sassuolo-Salernitana 4-0
Horatiu MOLDOVAN 6.5: si riprende il proprio posto tra i pali dopo due gare out per infortunio e mostra la consueta sicurezza in uscita e sui tiri dalla distanza come quando al 20’ blocca un’insidiosa conclusione di Wlodarczyk su cui si ripete nella seconda parte con un miracolo a togliere il pallone indirizzato all’angolino dopo aver fatto buona guardia sulla “bicicleta” di Verde, facendo salire a tre la striscia neroverde di clean sheet.
Jeremy TOLJAN 6: prova a duettare con Thorstvedt e Berardi sulla catena di destra con buoni uno-due ma pecca di precisione sul cross. Meno cercato dai compagni nei secondi 45’ in cui copre bene la zona di competenza e dove ha anche una buona occasione in contropiede che non sfrutta a dovere.
Cas ODENTHAL 6.5: torna titolare dopo essere entrato nel recupero a Bolzano per difendere il fortino. Questa volta si fa vedere di più nell’area avversaria: prima con un colpo di testa sugli sviluppi di corner neutralizzato da Fiorillo e al tramonto della prima frazione quando viene anticipato all’ultimo in area tutto solo davanti al portiere avversario. Nella ripresa si immola su una conclusione a botta sicura avversaria non perdendo mai la bussola.
Filippo ROMAGNA 7: terza di fila per il vice-capitano di oggi e fa vedere subito il motivo per cui Grosso non intende rinunciare a lui: al 10’ compie un salvataggio miracoloso, su svarione di Thorstvedt, che vale un gol e si ripete dopo pochi minuti con un altro intervento provvidenziale.
Edoardo PIERAGNOLO 6.5: quarta presenza consecutiva per il prodotto del settore giovanile, chiamato all’arduo compito di sostituire Doig e soprattutto di contenere Verde, il più pericoloso degli avversari, che ne limita le avanzate offensive. Ci riesce bene mantenendo la barra dritta e sacrificandosi per la causa, facendo un ulteriore step in termini di maturità e affidabilità. Nel secondo tempo prova ad uscire dal guscio con una conclusione comoda tra le braccia di Fiorillo. L’arbitro gli nega la gioia del gol annullato per un dubbio fallo sulla trequarti ospite. Esce per infortunio dopo un colpo subito. (dal 79’ Yeferson PAZ 6: partecipa alla fase di contenimento nel finale)
Daniel BOLOCA 6.5: in fiducia nel ruolo da interno con licenza di inserimento. Su uno di questi, per poco non trova la rete con una girata al volo che bacia il palo alla mezz’ora della prima frazione che dà la carica ai suoi. Si muove molto in mezzo al campo anche nella ripresa facendosi trovare al posto giusto al momento giusto.
Pedro OBIANG 6+: confermato da schermo davanti alla difesa per le sue doti fisiche, si rivela ancora una volta prezioso nel ruolo da interditore mantenendo l’equilibrio necessario a sostenere i quattro giocatori offensivi. (dal 62’ Edoardo IANNONI 6+: entra in campo al posto di Obiang come a Bolzano nello stesso minuto di due settimane fa e si mostra subito attento sporcando una pericolosa conclusione avversaria da pochi passi e rendendosi protagonista di qualche sortita in avanti)
Domenico BERARDI 7+: terzo gettone di seguito dal 1’ per Mimmo, che mette in campo la voglia di spaccare il mondo e di tornare decisivo anche su azione, svariando su tutto il fronte offensivo alla ricerca dello spunto vincente e mettendo in continua apprensione il diretto avversario Ruggeri che lo tocca duramente in avvio. Flirta con il gol al 32’ con una conclusione a botta sicura che trova la parata d’istinto di Fiorillo. A dieci minuti dal termine della prima parte, imbecca splendidamente Pierini con un assist millimetrico solo da spingere in rete ma l’esterno neroverde spedisce fuori. Nella ripresa è lesto a sfruttare l’errore del portiere campano e a servire ancora Pierini che alla seconda occasione non sbaglia e si ripete con l’assist per la rete del 2-0 di Laurienté, confermandosi, se mai ce ne fosse bisogno, l’uomo in più. (dal 85’ Cristian VOLPATO 6+: bravo a servire in profondità Moro sull’azione del rigore, nel finale sfiora la gioia personale e firma l’assist per la marcatura di Thorstvedt)
Kristian THORSTVEDT 6.5: è il più utilizzato da Grosso, in tutte le gare tranne che contro il Cesena, non dà punti di riferimento sulla trequarti alla retroguardia avversaria: dai suoi piedi passano tutte le occasioni più pericolose come quando pronti via imbecca tra le linee Pierini, che manca il controllo da ottima posizione. Sul prosieguo dell’azione del palo di Boloca, si mette in proprio sfiorando la sesta gioia personale in stagione con un colpo di testa a lato di un soffio. E’ suo il passaggio chiave per la rete annullata di Mulattieri e poco dopo non trova lo specchio della porta dalla sua mattonella con il mancino, ma lo fa nel finale per il punto esclamativo del 4-0.
Nicholas PIERINI 6.5: terza da titolare in stagione, la seconda in casa, ma nella prima parte, rispetto alla straripante prestazione contro la Juve Stabia, sin dai primissimi scampoli di partita non mostra la solita lucidità, mancando il controllo su un assist al bacio di Thorstvedt e ripetendosi poco dopo su invito di Obiang, non capitalizzando due potenziali occasioni da gol e fallendo la più clamorosa con un rigore in movimento sul filo del fuorigioco in cui non trova la porta. Si riscatta con la rete che sblocca la partita in cui ritrova la consueta freddezza nella posizione di falso nueve. Sfiora la doppietta con un colpo di testa ravvicinato fuori di un soffio che avrebbe meritato maggiore fortuna. (dal 85’ Luca MORO 6+: si guadagna con astuzia e trasforma con uno scavetto il rigore del 3-0)
Samuele MULATTIERI 6: torna dal 1’ dopo tre partite da subentrato e fa vedere quanto sia mancato il suo lavoro spalle alla porta a pulire i palloni sporchi ad aprire gli spazi ai compagni. Al rientro dall’intervallo segna subito un gol liberando l’urlo di esultanza strozzata dal VAR e poco dopo fallisce una facile occasione non inquadrando lo specchio da pochi passi, ma dimostrando di essere in palla. La stizza all’uscita dal campo è segno della voglia di tornare a segnare. (dal 62’ Armand LAURIENTE’ 6+: non raccoglie un assist di Berardi solo da spingere in rete non credendoci abbastanza, su una potenziale ripartenza pericolosa non ha la cattiveria necessaria e poco dopo è egoista nel cercare il gol di mancino da posizione defilata invece che servire i compagni meglio appostati in area. Trova la rete che gli dà la sufficienza in pagella)