domenica , 8 Dicembre 2024
pagelle reggiana sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

Le pagelle di Reggiana-Sassuolo 0-2: due lampi di Thorstvedt e Mulattieri illuminano il derby del Mapei Stadium

Le pagelle di Reggiana-Sassuolo 0-2

Horatiu MOLDOVAN 6.5: pronti via, non si fa colpire a freddo a tu per tu con Gondo chiudendo letteralmente la porta alla punta avversaria, confermando di essere un muro invalicabile. Si ripete all’ora di gioco su un insidioso tentativo dalla distanza di Portanova e su un tiro a giro di Pettinari. Fa salire a quattro la striscia neroverde di clean sheet mandando un segnale chiaro: di qui non si passa e ci vuole ben altro per batterlo.

Jeremy TOLJAN 6+: dalla sua parte ha un cliente non facile come Vergara che gli consiglia di non abbandonare troppo spesso la zona di competenza. Quando lo fa sbaglia la scelta su una ripartenza potenzialmente pericolosa servendo Pierini, anziché Berardi, con un pallone difficile da controllare. Non cambia il copione nei secondi 45’ in cui bada più a difendere che ad offendere, ma nell’unica occasione in cui si sgancia trova il cross decisivo per il 2-0.

Filippo ROMAGNA 6: nella partita forse più sentita da ex è costretto ad alzare bandiera bianca per un fastidio all’adduttore. (dal 23’ Cas ODENTHAL 6: lavora di reparto con Muharemovic, rischiando di essere sorpreso alle spalle su un’uscita frettolosa a fine primo tempo, ma è l’unica sbavatura di una prestazione ordinata unita ad un giallo di esperienza dopo essere scivolato)

Tarik MUHAREMOVIC 7: torna titolare dopo il turno di riposo con la Salernitana che non pare aver risentito. Anzi entra in campo con la grinta che ormai è il suo marchio di fabbrica che sprigiona quando esulta verso la propria curva dopo un recupero in zona pericolosa. Poco prima è protagonista di un intervento provvidenziale a fermare un contropiede reggiano che poteva essere letale e nel secondo tempo si perde e viene graziato da Lucchesi. Difficile rinunciare a lui in questo tipo di gare dai decibel altissimi in cui si esalta.

Edoardo PIERAGNOLO 6.5: quinto gettone di fila in quello che l’anno scorso era il suo stadio ed esce subito dal guscio rispetto alla gara di una settimana fa cercando più volte il fondo e mettendo dentro cross interessanti non raccolti dai compagni. Continua il moto perpetuo anche nella ripresa finendo comprensibilmente la benzina. (dal 66’ Yeferson PAZ 6: messo dentro per contenere Portanova in velocità, fondamentale principale del colombiano. Allo scadere ci prova dalla distanza flirtando con il gol)

Daniel BOLOCA 5.5: confermato nel ruolo che Grosso gli ha cucito addosso davanti alla difesa con licenza di sganciarsi, pecca di precisione nei passaggi decisivi nella prima frazione, specie su un’azione che avrebbe mandato in porta Thorstvedt, in cui si fa tramortire dal pressing granata. Cresce alla distanza nei secondi 45’ ma senza emergere.

Pedro OBIANG 7:  dopo aver varcato quota 100 presenze in neroverde, il capitano viene schierato nel centro nevralgico del campo in cui si decidono le sorti del match, tenendo sempre la barra abbassata dalle sue parti. Tiene per tutti i 90 minuti con una prestazione maiuscola.

Domenico BERARDI 6.5: quarta gara di seguito dal 1’ per lui alla ricerca del ritorno alla marcatura su azione. Lo tenta più volte nella prima frazione con conclusioni dalla distanza intercettate dalla difesa di casa. Non trovando spazio in zona gol, si traveste nuovamente da assist man, cucinando il settimo passaggio chiave stagionale in sei partite. Quanto basta. (dal 85’ Cristian Volpato sv)

Kristian THORSTVEDT 7+: in avvio perde un pallone sanguinoso in mezzo al campo che poteva costare caro. Grosso continua a non rinunciare a lui che danza tra le linee a cercare quello spazio ben coperto dai reggiani, ma trova lo spunto vincente con uno stacco imperioso di testa mettendo a segno il settimo centro in campionato. Sfiora la doppietta ad inizio secondo tempo trovando l’opposizione di Bardi su conclusione insidiosa dalla distanza. Si conferma un attaccante aggiunto. (dal 85’ Edoardo IANNONI sv)

Armand LAURIENTÉ 5: al rientro da titolare dopo l’iniziale panchina contro la Salernitana, è poco lucido su un contropiede alla metà del primo tempo in cui serve troppo frettolosamente Pierini, in un’azione figlia del nervosismo, che si porta dietro sin dai primi minuti, culminato con l’ammonizione dopo essersi beccato con Portanova a seguito di un contrasto. Non sale in cattedra nella ripresa facendo perdere la pazienza all’allenatore dopo un velo inutile che dà avvio ad un contropiede avversario: logica conseguenza è la sostituzione. (dal 66’ Samuele MULATTIERI 6.5: entra per scrollarsi di dosso la tensione del digiuno da gol che però palesa dopo pochi minuti con un giallo evitabile, ma trova la rete da autentico rapace d’area di rigore che scaccia i fantasmi con un’esultanza liberatoria)

Nicholas PIERINI 6-: quarta dal 1’ in stagione e prima nel ruolo di falso nueve in cui deve fare un lavoro di sacrificio che non sempre gli riesce in maniera pulita chiuso nella morsa dei centrali granata. Meglio quando svaria sul fronte offensivo ad imbeccare i compagni che non colgono i suoi inviti. Si sacrifica per la causa in una posizione non sua prima di passare in quella a lui più congeniale di esterno a sinistra. Nel finale fallisce la più facile delle occasioni chiudendo la gara stremato.

Riguardo Mattia Bannò

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