giovedì , 24 Ottobre 2024

I migliori giocatori di eSports: quali sono gli strumenti che usano?

Il fenomeno degli eSports

Dopo un paio d’anni dall’avvento dei professionisti delle competizioni video online, il settore degli eSports è cresciuto in modo esponenziale.

Il numero di giocatori che competono ogni anno in tornei e campionati si aggira intorno ai 10 milioni, mentre le fanzine tv dedicate si contano a centinaia e registrano milioni di visualizzazione nella loro programmazione annuale.

Anche il mondo delle scommesse si è interessato agli eSports, infatti i migliori bookmakers mondiali come Top Scommesse Vincenti, hanno inserito nei loro palinsesti match di sport virtuali.

Ma cosa sono gli eSports?

Gli eSports o sport virtuali sono competizioni di videogiochi che si svolgono tra due o più squadre.

La prima competizione ufficiale risale al 1972 quando il Computer Space venne usato come gioco di carte da poker.

Il primo torneo ufficiale di videogiochi è stato disputato nel 1980, con una partita a Space Invaders che si è tenuta al CES di Las Vegas.

Gli sport virtuali sono diventati una realtà nel 1994, quando il Nintendo World Championships è stato organizzato dalla Nintendo per promuovere Super Mario Bros 3.

Questa competizione ha visto la partecipazione di circa 10 mila giocatori in tutto il mondo, che hanno affrontato una serie di selezioni regionali per arrivare alla finale del Torneo Mondiale di Super Mario Bros 3 nella sede centrale della Nintendo a New York City.

Quanto guadagnano i giocatori professionisti di eSports?

Anche se i milioni di euro sono ancora lontani, il mondo degli eSports sta vivendo un momento di grande espansione.

I campionati di alto livello sono sempre più ricercati dalle aziende e i giocatori professionisti possono guadagnare tantissimo denaro con questo tipo di competizione.

Ci sono due tipologie di giocatori: quelli che hanno un contratto e quelli che no.

I primi hanno un contratto con lo sponsor (ad esempio, un brand) e possono quindi guadagnare più soldi perché il brand paga per avere il diritto di sponsorizzazione.

Il secondo tipo, che è la maggior parte della categoria, viene pagato dai vari tornei che organizzano gli eventi competitivi.

Che attrezzatura serve per diventare un professionista di eSports?

Se volete diventare un professionista di eSports, per prima cosa dovete scegliere uno dei giochi tra quelli più famosi e conosciuti per esempio:

League of Legends

LoL è un gioco di strategia e azione, che richiede attenzione, concentrazione e abilità. I giocatori schierano le proprie forze contro l’avversario per conquistare il punto di controllo.

In questo modo si può prendere il controllo del mondo e vincere la partita.

Il gioco è stato sviluppato da Riot Games e pubblicato dal 2009 per PC e Mac.

Counter-Strike: Global Offensive (CS:GO)

CS:GO è una serie di videogiochi multiplayer competitivi che coinvolgono due squadre composte da cinque giocatori ciascuna in una battaglia per prendere il controllo della bomba.

Il gioco è stato sviluppato da Valve Corporation ed è uscito nel 2012 per PC, Xbox 360 e PlayStation 3.

Poi, dovete possedere un’alta tecnologia per garantire che la vostra attrezzatura sia all’altezza della vostra passione.

Cosa serve per essere un professionista di eSports?

Un computer potente con schede video ad alta risoluzione, schede audio e processori Intel Core i7.

Schede video e audio che non lasciano nulla al caso: NVIDIA GeForce GTX 1080Ti o AMD Radeon RX Vega 64.

Un mouse da gaming con tasti programmabili e sensibilità multipla fino a 16200 dpi (Dot per Inch).

Un mouse pad con microfibra di altissima qualità e con un rivestimento in silicone antiscivolo.

Riguardo Redazione

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