lunedì , 13 Gennaio 2025
gilioli pensalfini
foto: sassuolocalcio.it

Gilioli e Pensalfini raccontano la promozione in C1 a Nero&Verde

La 32esima puntata di Nero&Verde, format settimanale curato dalla redazione di TRC, è incentrata sulla prima storica promozione in C1 del Sassuolo, nella stagione 2005/2006. Due protagonisti di quell’annata furono Cris Gilioli e Filippo Pensalfini: il primo allena l’Under 15 neroverde, il secondo ha lasciato le giovanili neroverdi proprio la scorsa estate ed allena adesso l’Under 17 della Spal. Queste le parole di Gilioli e Pensalfini ai microfoni di TRC

Filippo Pensalfini: “E’ un bellissimo ricordo, sono stato bravo e fortunato ad insaccare la palla sul cross di Consolini e a segnare un gol importantissimo per noi. Dico per noi perché eravamo un gruppo di ragazzi partito l’anno prima con il desiderio di arrivare in alto”.

Cris Gilioli: “La delusione dell’anno prima fu ai playoff con il Pizzighettone, che poi venne promosso in C1. Il loro allenatore era Venturato e in squadra c’erano diversi giocatori diventati poi famosi in categoria. Perdemmo per una punizione all’ultimo minuto qua in casa e presi due pali in quella partita: loro avevano qualcosa in più a livello di esperienza, eravamo più giovani. Dopo quella delusione, la società ci ha fatto capire che la promozione sarebbe stata un obiettivo importante. Un aneddoto che mi ricordo riguarda il Dottor Squinzi, che venne qui a febbraio e che fece la foto di squadra con noi. Eravamo quarti in campionato e lui, molto serenamente, ci disse che era abituato a vincere e di svegliarci per provare a vincere il campionato. Alla fine arrivammo secondi, un punto sopra al Sansovino che battemmo in finale playoff. Squinzi non veniva spessissimo, ma quando lo faceva si sentiva odore di carisma. Veniva da un altro mondo ma la sua voglia di vincere e il carattere erano qualcosa di speciale”.

cris gilioli
foto: sassuolocalcio.it

Filippo Pensalfini su Remondina: “Arrivò dopo un anno di costruzione da parte di mister Brucato, che aveva dato un’impronta alla squadra. Remondina ci ha trasmesso i suoi concetti, avendo a disposizione un gruppo di ragazzi molto felici di stare insieme sia dentro che fuori dal campo: questo è stato il nostro segreto, ci ha permesso di lavorare bene e di vivere la città. La gente apprezzava questa cosa qua e riuscivamo a portare le persone allo stadio”.

Pensalfini su Francesco Magnanelli: “Era un ragazzo giovanissimo, di valori: si vedeva da subito che aveva delle qualità. Arrivò in maniera molto umile. Avevamo un’idea di allenamento importante: c’erano già tutti i collaboratori ed eravamo predisposti al lavoro. Lui ha seguito questa onda e lo ha portato a successi sia di squadra che personali”.

Unisciti al canale Telegram di CS!

Gilioli su Magnanelli: “Mi ricordo un ragazzo di personalità, che non aveva paura a farsi dare la palla. All’inizio non giocava, poi ha fatto la mezzala ed infine è diventato uno dei giocatori più importanti della squadra, dentro e fuori dal campo. Eravamo dei personaggi, ad esempio Pagani: ci siamo fatti molte serate e risate, si stava proprio bene nello spogliatoio. L’unica rottura di scatole era la pesa del sabato mattina di Remondina: Anselmi si pesava 6/7 volte per paura di prendere la multa, saltava anche la colazione”.

Gilioli sul gruppo di quella stagione: “Ragazzi eccezionali, che anche calcisticamente hanno fatto il loro percorso. Masucci era arrivato dalle giovanili del Torino ed era già forte: si presentò vestito in maniera imbarazzante ma in campo le prendeva tutte di testa, nonostante l’altezza. Quell’anno credo fece più gol di testa che di piedi. Poi c’era il Pomo (Pomini, ndr), capitan Piccioni e Anselmi. Quando giocavo mi divertivo: avevamo una squadra abbastanza moderna, facevamo spesso la partita nella metà campo avversaria. E oltre alla qualità avevamo anche fisicità. Ero fortunato perché accanto avevo Pippo, mezzala sinistra: io facevo l’esterno a sinistra, potevo tornare anche un po’ meno perché tanto lui ci arrivava ugualmente. Stavo bene ed ero sereno: c’era tutto per un giovane per fare bene”. Procede Pensalfini: “Arrivai a 26/27 anni, nel pieno della maturità. Pagani e Piccioni avevano la stessa età. C’era un mix di ragazzi con voglia di dimostrare e giovani molto bravi, con un futuro importante davanti. Anch’io mi sono sempre divertito quando giocavamo: era importante faticare ma divertendosi. Ci sono quegli anni dove si crea la magia, che devi essere bravo a portare avanti. Noi lo abbiamo fatto come squadra, ma la società in primis ha capito la situazione mettendo le persone giuste al momento giusto”.

gilioli pensalfini nero&verde
foto: sassuolocalcio.it

Gilioli e Pensalfini sul ritorno della finale playoff con il Sansovino: “Ci bastava anche un pari? Io ricordo una vigilia tranquilla: eravamo consapevoli. C’era comunque la tensione giusta, perché lo stadio era pieno e le due squadre si erano date battaglia per il secondo posto per tutto il campionato. L’atmosfera era magica: può essere che fosse tutto scritto ma avevamo solo voglia di festeggiare. Abbiamo scritto una pagina di storia per il Sassuolo e per ognuno di noi: tu puoi dire di esserci stato quell’anno lì. Di lì a due anni il Sassuolo sarebbe andato in Serie B: c’era qualcosa che questa società stava creando”. Continua Pensalfini: “Prima della partita c’era un albero: mi sentivo come se non avessi dato tutto per loro e sentivo anche da parte loro che volessero qualcosa da me. Ero convinto che mi sarebbe capitata un’occasione. Il gol è stata una liberazione per tutti, un’esultanza clamorosa. Vedevi una squadra felice. Cris andò perché era giovane e fece bene: io rimasi negli anni, facendo i due anni di C1 e il primo anno di B. E’ sempre stato un crescendo di tutto: di giocatori, di emozioni, di gruppo e di società”.

Segui CS anche su Instagram!

Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

Potrebbe Interessarti

grosso prima di sassuolo sampdoria

Grosso prima di Sassuolo-Sampdoria: “Out Romagna e Lipani”

Fabio Grosso ha parlato in conferenza stampa dal Mapei Football Center prima di Sassuolo-Sampdoria, match …