venerdì , 29 Marzo 2024
palmieri dopo inter sassuolo
foto: Alberto Benaglia

ESCLUSIVA CS – Palmieri: “Primavera alla pari con tutte, i 2003 stanno facendo cose incredibili”

Canale Sassuolo ha intervistato in esclusiva Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo: è il girone d’andata delle squadre nazionali neroverdi, dalla Primavera all’Under 15, il fulcro dell’intervista.

Le prime due categorie toccate sono la Primavera di mister Morrone e la Berretti di mister Barone: “La crisi che sta vivendo la Primavera è legata più che altro ai risultati, le prestazioni sono sempre arrivate. E’ una squadra che sa giocare a calcio, c’è rammarico per quel mese di ottobre dove abbiamo subito delle rimonte assurde. Fino ad ora, i nostri se la sono giocata alla pari con tutte: ci sono i presupposti per un bel girone di ritorno. La Berretti, pur con molte difficoltà, è ancora imbattuta in campionato: mister Barone si è messo a completa disposizione della Primavera, alla quale lascia spesso e volentieri i ragazzi per gli allenamenti; in compenso, ha dato spazio a tantissimi Under 17 aiutandoli nel loro percorso di crescita. Dobbiamo però stare attenti a non perdere i ragazzi lungo la strada: c’è chi è pronto fin da subito e chi dimostra le proprie qualità con il passare del tempo. Nel mondo delle giovanili, il lavoro più difficile è proprio capire quanto spazio riservare ad ogni giocatore; quelli più bravi cerchiamo di promuoverli in categorie superiori. Viareggio? Ci siamo tolti la soddisfazione di vincerlo, andremo per fare la nostra bella figura ma la cosa più importante è ripartire bene in campionato perché il girone di ritorno, spesso, nasconde molte più insidie dell’andata. Sia mister Morrone che mister Barone hanno dovuto far fronte a molti infortuni da traumi, in questo senso il monitoraggio costante della Mapei Sport su ogni ragazzo ci aiuta”.

L’intervista prosegue con l’Under 17 di mister Turrini: E’ una squadra altalenante, dopo un inizio difficile ha fatto una rimonta incredibile fino al secondo posto, poi nelle ultimissime partite del girone qualcosa ci è mancato. Sono convinto che possiamo ripartire col piglio giusto nel girone di ritorno; è una squadra dalle grandissime potenzialità, basti pensare che i 2002 promossi in Berretti hanno dato del filo da torcere a ragazzi di uno o due anni più grandi. Non scordiamo che l’anno scorso questo gruppo è arrivato fino ai quarti di finale: i risultati sono figli del valore del gruppo, dal punto di vista qualitativo siamo migliorati moltissimo negli ultimi anni e di questo ne rendo merito ad un’intera squadra di lavoro costruita in questi anni grazie all’amministratore Giovanni Carnevali, che mi ha chiesto di costruire un settore giovanile forte e da cui la prima squadra possa attingere”.

E’ ora il turno dell’Under 16 di mister Bucchioni, vera e propria dominatrice del proprio girone: I 2003 stanno facendo delle cose incredibili, è un gruppo dalle grandissime qualità con un allenatore nuovo che sta dimostrando il proprio valore, nonostante abbia già vinto un campionato Under 15 Lega Pro con il Parma. E’ un’annata importante, come lo è quella dei 2002 e dei 2001, che ha raggiunto i quarti anche nella scorsa stagione, seppur con più difficoltà; ma fa parte del percorso dei ragazzi. Se dicessi che i risultati non sono importanti, non sarei veritiero: quando non si vince, si dice sempre che l’importante è creare giocatori. Un settore giovanile ha la prerogativa di creare giocatori, ma con un occhio alla competizione: per i ragazzi, le vittorie devono essere uno stimolo e un invito a crescere. Questa mentalità è stata inculcata in questo settore giovanile, non a caso i valori delle squadre si sono alzati considerevolmente; dobbiamo ambire sempre al meglio”.

Spazio ora all’Under 15 di mister Papalato: “E’ una squadra con un nuovo allenatore, ho voluto dare un’altra opportunità a Christian per rientrare con noi dandogli una squadra nuova, dopo un inizio incerto sta pian piano crescendo e capendo l’importanza del campionato: un conto è l’attività di base e un conto è l’attività agonistica. Fino all’attività di base, tutti i ragazzi devono giocare: è una filosofia che adotto da 15 anni; dai Giovanissimi Nazionali in su è giusto che ci sia più selezione“.

Francesco Palmieri: “Sassuolo società seria e proprietà forte”

Sinergie con altre società? Più che di sinergie, parlerei di rapporti. Ho la fortuna di lavorare in una società seria con una proprietà forte: io e l’amministratore Giovanni Carnevali, Guido Angelozzi prima e Giovanni Rossi adesso cerchiamo di tenerci in contatto con società interessate ai nostri ragazzi o con ragazzi che interessano a noi. Siamo vigili e attenti su tutti i campi, grazie alla nostra squadra di lavoro. Un esempio è il Padova, ma ci sono tante altre società con cui ci teniamo in contatto”.

Convocazioni in Nazionale? Oltre alle chiamate di Artioli, Bellucci e Mattioli, le ultime in ordine di tempo, non scordiamo Mercati in Under 17 e quelle di Casolari, Ferrara, Pieragnolo e Zacchi in Under 16: è un’ulteriore conferma della bontà del nostro lavoro. Sono dei prospetti da cui possiamo attingere direttamente: penso che ogni società debba coltivare il proprio orticello, non è vero che l’erba del vicino è sempre più verde. Non sono d’accordo che bisogna sempre aspettare un giocatore: si sente spesso dire che devono fare un percorso, ma se un ragazzo è bravo gli va data la possibilità di giocare in prima squadra. Se in futuro avrò la possibilità di fare il direttore in prima squadra, farò molta attenzione a questo aspetto: penso che almeno un giocatore all’anno debba essere promosso in prima squadra. Deve essere questo l’obiettivo di ogni società italiana; si potrebbe trovare qualche difetto per qualsiasi giocatore in circolazione, ma non è questa la mentalità giusta da adottare. Il bello di questo lavoro è vedere un ragazzo che cresce seguendo un determinato percorso. Giocatori in prestito? Abbiamo dei ragazzi che stanno facendo parlare di sé, come Broh, Frattesi, Pierini e Ravanelli in Serie B, Celia e Marin in C; dispiace per l’infortunio di Erlic che lo ha costretto ai box per un girone intero. Farli rientrare alla base sarebbe motivo di grande orgoglio ma è ancora presto per fare nomi”.

Una battuta finale sul centro sportivo di Ca’ Marta: “E’ un progetto che dà un importante senso di appartenenza e molto appeal a tutto l’ambiente. Di base sarà dedicato alla prima squadra e alla Primavera, l’idea è quella di disputarci anche le partite delle giovanili. E’ ancora presto per parlare di un’inaugurazione, ma gran parte dei lavori è già terminata”.

Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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