Mister Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa prima di Empoli-Sassuolo, facendo il punto sulla gara da affrontare, sulla condizione della squadra e su tutta una serie di importanti questioni.
Prima delle ultime tre partite prima della sosta: “Mi sento di dire innanzitutto una cosa, pensiamo ad una partita alla volta. Se le pensiamo tutte e tre insieme dobbiamo solo pensare a fare più punti possibili. Ora però dobbiamo pensare all’Empoli. Ci siamo preparati per affrontarli nel migliore dei modi. Sappiamo che in questo momento la classifica dice qualcosa ma non dice tutto. Tutte le partite in questo momento sono decisamente equilibrate, le squadre importanti possono perdere e bisogna fare attenzione. Giochiamo con una squadra del nostro livello e dobbiamo presentarci prestativi”.
L’obiettivo è la prestazione: “Non ho preoccupazione. L’unica attenzione che dobbiamo porre è alle prestazioni. E le prestazioni, se penso all’ultima, mi resta un po’ di amaro in bocca se penso che abbiamo concesso situazioni abbastanza semplici al Napoli. Dobbiamo creare più occasioni possibile. Creandole alzeremo la capacità realizzativa. Non abbiamo alcuni dei migliori finalizzatori e qualche occasione la sprechiamo, ma firmerei per creare tante occasioni. Per quanto riguarda i gol subiti, stiamo lavorando meglio come squadra in fase difensiva. Però se prendi 4 gol in una partita i numeri si spostano. Non dobbiamo pensare ai clean sheet, non mi interessano. Alla fine dobbiamo cercare di essere prestativi a livello difensivo e offensivo in tutte le partite”.
Di fronte una squadra forte: “L’Empoli è una squadra che ha fatto bene l’anno scorso ed è partita bene quest’anno. Ha intensità: è una squadra che corre, organizzata, con un sistema di gioco collaudato. Faranno bene anche quest’anno. In primis dobbiamo rispettare loro, poi pensare a noi. Abbiamo le qualità per metterli in difficoltà e fare risultato a Empoli. Noi dobbiamo cercare di confermarci all’altezza di quelli dello scorso anno e magari migliorarci, il potenziale c’è. La crescita passa da ogni partita. Quella con l’Empoli è una partita insidiosa. Non è scritto da nessuna parte che il Sassuolo vincerà con l’Empoli. L’anno scorso abbiamo dovuto battagliare per ottenere una vittoria su due. Quest’anno siamo diversi, sappiamo di poter avere delle cartucce da giocarci. Dobbiamo essere bravi domani a giocarcele tutte. Le partite come quelle di domani sono più importanti di gare come la precedente. Agli occhi esterni battere una big dà lustro, ma in realtà la continuità per me è più importante. Più che vincere con squadre blasonate, voglio una squadra continua”.
Mancherà ancora Berardi e anche lo squalificato Laurienté: “Non avere Laurienté è un peccato. Ci sarà una possibilità per qualcun altro. Non ci sarà nemmeno Berardi. Sono soddisfatto delle prestazioni della squadra al di là delle assenze. Sarà un’occasione per chi gioca. Junior giocherà, è arrivato il momento di farlo giocare. Ha messo minuti ed è pronto. Sono convinto che farà un’ottima partita. Ovvio che deve passare anche da prestazioni meno positive, specie dopo 5 mesi di stop. Ha già grande esperienza in serie A ma è sempre un ragazzo giovane. I giovani devono sbagliare”.
L’obiettivo stagionale è chiaro: “L’anno scorso siamo arrivati undicesimi. Dobbiamo ripartire da quello. Credo che i risultati si ottengano sapendo da dove si parte, ben focalizzati sul presente e con un obiettivo: migliorare quello che abbiamo già fatto. Fermo restando che dobbiamo prima di tutto confermarci in virtù di ciò che è stato cambiato. Abbiamo il potenziale per ottenere una posizione migliore e fare più punti della scorsa stagione. Io a inizio campionato avevo detto che il campionato sarebbe stato più spaccato quest’anno. Le squadre dal primo all’ottavo stanno aumentando il loro divario con le altre. La realtà Sassuolo è importante, noi dobbiamo confermarci”.
Da Empoli sono passati tanti neroverdi di oggi: “Sassuolo ed Empoli si somigliano. Credono nei giovani. E noi ne abbiamo qualcuno che è passato da lì, allenatore compreso. Però non sono abituato a passare al passato ma al presente e al futuro. Tutti i giocatori che giocheranno dovranno fare il massimo”.
Infine un commento su Pinamonti: “Se Pinamonti sta giocando da quando è arrivato a oggi ci sarà un motivo. Io non ho mai conosciuto un allenatore autolesionista. Gli allenatori sono altruisti fino a un certo punto. Se gioca lo fa per merito. Nel 4-3-3 la valorizzazione della prima punta è dettata dagli esterni. Andrea deve continuare a lavorare, è ovvio che non deve essere contento altrimenti qualcosa lo scavalca. Anche Alvarez sta crescendo ma se Pinamonti ha trovato più continuità è perché è più pronto di lui. E se sta giocando Pinamonti è perché sta facendo sì che la squadra si possa esprimere. Poi vorrei che trovasse anche lui di più la porta, ma dipende un po’ dal gioco della squadra. Stiamo lavorando perché finalizzi di più, in allenamento lo facciamo. Poi lo ritroveremo anche in partita”.