Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa prima di Torino-Sassuolo. Il tecnico neroverde ha fatto riferimento all’importanza dell’avere continuità in campo, cercando di dare sempre il massimo per raggiungere obiettivi sempre più importanti. Queste le parole del mister.
Sulla partita – “Si affrontano due squadre che hanno un’ entità diversa, ma che puntano a fare bene in Campionato. Davanti a noi abbiamo una squadra come il Torino che ci ha reso sempre la vita difficile, per mentalità, ma anche per la qualità dei suoi giocatori. Domani sarà un partita difficile, proprio perché gli avversari sono davvero ostici e anche molto fisici, quindi soffriremo parecchio. Siamo in un momento in cui avremmo voluto avere risultati diversi, ma dobbiamo concentrarci sul match e cercare di portarlo a casa. Ci servirà molta determinazione, perché la qualità non basta“.
Sul passaggio di turno in Coppa Italia – “Siamo già passati di turno e questo è un obiettivo raggiunto, visto che l’hanno scorso avevamo fallito nel farlo. La cosa più importante era dare minutaggio e avere modo di osservare con attenzioni alcuni giocatori che non avevano trovato ancora tanto spazio nelle partite di Campionato. Anche contro una squadra di Serie B, le cose sulla carta magari possono sembrare più facili, ma non è così. Di risposte positive ne ho avute, anche se me ne aspetto sempre di più“.
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Su Henrique – “Henrique non sarà dei nostri per questa partita, ma ce lo aspettavamo. Sono ancora dubbioso sul fatto di riaverlo disponibile per la prossima gara. A parte lui, tutti gli altri, compresi quelli che nella partita contro lo Spezia hanno giocato centoventi minuti, si sono allenati regolarmente, per cui conto di averli tutti disponibili“.
Sulla competizione all’interno della squadra – “E’ il motore che permette sempre di migliorarsi. Come in tutti gli ambiti lavorativi, è bene che ci sia della sana competizione. Per quanto riguarda il dualismo tra Consigli e Cragno, io la vedo come una cosa positiva: entrambi si spronano a vicenda a dare il massimo. Per quanto riguarda Consigli non devo di certo arrivare io per dire che tipo di portiere sia e quanto sia importante per questa squadra. E’ anche vero, però, che giocatori più maturi devono essere disposti a lasciare piano piano spazio anche a quelli più giovani“.
Sull’atteggiamento in partita – “Mi aspetto il massimo da noi. Dobbiamo cercare di attaccare, creare azioni di gioco offensivo ed essere incisivi, con una particolare attenzione anche ai momenti di palla inattiva. Rispetto molto la squadra del Torino, per cui non dobbiamo sottovalutare i nostri avversari“.
Sul Laurienté – “Guardo e riguardo partite ed allenamenti, per cui ho ben presente la situazione. Penso che il quel momento Laurienté abbia pensato troppo se dare la palla a Mulattieri o meno. Quando però è stato troppo tardi, ha dovuto calciare, ma era sbilanciato e quindi il tiro è finito alto. Certo, non avesse cercato la conclusione di forza, più facilmente avrebbe trovato lo specchio. Ho già visto però una sua reazione dal primo minuto in cui è entrato in campo nella partita di Coppa Italia. Deve cercare le condizioni migliori per le sue qualità, ma adattare anche queste ultime al tipo di partita che si sta disputando. In questi giorni ho visto molte cose che mi sono piaciute di Laurienté, fatto sta che lui non è un problema e non lo sarà mai.
Sugli obiettivi futuri – “Dobbiamo fare meglio rispetto all’anno scorso e ne siamo consapevoli anche perché non abbiamo la certezza di poter ripetere la buona seconda parte di campionato della passata stagione. L’obiettivo è fare più di diciassette punti e questo è chiaro a tutti, so che possiamo fare di più. Sappiamo che non siamo una squadra da Europa per il momento, ma ci deve essere la voglia di volerci ritornare”.