Juventus-Sassuolo ci ha trascinati in una bolgia assurda, che lascia i tifosi neroverdi più soli che mai. Da un lato gli anti-juventini imputano come sempre ai sassolesi di essersi scansati (al di là di ogni logica e statistica). Dall’altro gli juventini – dopo lo scandalo iniziale – stanno prendendo le difese dell’inqualificabile sputo di Douglas Costa a Federico Di Francesco, accusando il figlio del tecnico della Roma di fascismo e razzismo.
Per Federico Di Francesco saluto romano falso. Come stanno le cose?
L’episodio rispolverato risale ai tempi del Lanciano, quando dopo un gol contro il Modena Federico esultò facendo un saluto militare che in tanti bollarono come ‘saluto romano’. Ora, premettendo il ripudio di fascismo e razzismo, ma davvero siamo sicuri che le cose non stiano come dice Di Francesco?
All’epoca, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane era insorta, accostandolo addirittura a Paolo Di Canio. Lui, l’oggi accusato di essere cattivissimo Federico Di Francesco, si scusò, dicendo che ‘non c’è nulla di più lontano, di quanto mi è stato ingiustamente attribuito, dalle mie convinzioni e dalla educazione che mi è stata impartita, ve lo assicuro. Ho tenuto solo a chiarire con voi, con una mia lettera personale il motivo del mio rammarico per il fatto che, pur senza reale ragione, vi siate sentiti offesi‘. E ottenne il beneplacito della stessa UCEI. D’altronde basta guardare la sequenza completa (e non il singolo fotogramma diffuso in queste ore dai peggiori paraculisti bianconeri) per rendersi conto di come stanno veramente le cose.
Tra l’altro, ma da che pulpito? Nelle curve dei vari Delle Alpi, Olimpico\Comunale di Torino e Juventus\Allianz Stadium non sono mai mancati riferimenti al fascismo e all’estrema destra (e soprassediamo, pur senza sminuirne la gravità, sui cori anti-meridionali comuni a tante squadre del nord). D’altronde il Viminale qualche tempo fa comunicava di tener d’occhio la tifoseria organizzata della Juventus per via di alcuni gemellaggi con il Legia Varsavia e il Den Haag, quest’ultima dichiaratamente antisemita.
E nel capoluogo emiliano, lo scorso dicembre, via Porrettana diventò teatro per 50 tifosi della Juventus che, braccio teso e camicia (bianco)nera urlavano il tristemente classico ‘me ne frego della galera, camicia nera trionferà‘ prima di Bologna-Juventus.
A fugare ogni dubbio c’è anche un rapporto della Polizia Di Stato, risalente al 2003, che colloca il tifo organizzato della Juventus proprio nel settore destro dell’arco politico. E ve lo ricordate lo striscione anti-25 aprile esposto qualche anno fa dagli ultrà bianconeri?
Quindi le polemiche dovrebbero spegnersi, in attesa della pronuncia della giustizia sportiva? Manco per idea. Ad alimentarle è lo stesso brasiliano della Juventus che, tra una cosa e l’altra si è difeso piagnucolando con un: “Voi non sapete cosa mi ha detto Di Francesco“. No, non lo sappiamo. Ma, caro Douglas Costa, perché non ce lo dici tu?