Sta per scoccare l’ora di Sassuolo-Milan, 7° turno di questa Serie A 2018/2019. La gara di domani sera alle 20.30 rappresenta un’ulteriore occasione per i neroverdi di Roberto De Zerbi, intenzionati a continuare la striscia positiva che li vede nelle zone altissime della graduatoria. Il nostro Andrea Manderioli ha raccolto le dichiarazioni pre-partita del mister direttamente dalla sala stampa dello Stadio Ricci.
“Sarà una partita affascinante, che ci metterà davanti una grande squadra che ha il suo gioco e ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato“ esordisce De Zerbi. “Dal canto nostro dovremo affrontare la gara come le altre sei, con la stessa voglia di giocare bene e lo stesso coraggio che deve portarci a fare punti. Il merito dei ragazzi è evidente, sono abili a darmi la possibilità di cambiare e come ho già detto la Società ha costruito una rosa ampia e di qualità. Sta a me non disperdere nessun elemento: quando vedo armonia e spirito di gruppo sono orgoglioso, come un padre che vede i propri figli che vanno d’accordo. I miei giocatori stanno bene insieme, si rispettano e hanno unità d’intenti verso un obiettivo comune”.
Cosa temere del Milan? “La qualità e l’organizzazione di gioco sono indubbie, così come la voglia di rifarsi dagli ultimi risultati non positivi. Meriterebbero una classifica diversa da quella che hanno e sono sempre il Milan, una squadra che bisogna sempre rispettare e prendere con il giusto approccio dato che nel loro DNA hanno un valore e un potenziale che è evidente da quel che avrebbero potuto raccogliere. Il Sassuolo ha il doppio dei punti del Milan: credo che noi abbiamo meritato la nostra posizione ma a loro manca qualche punto, creano palle gol e giocano bene, sappiamo che non sempre le prestazioni coincidono con i risultati. Credo però che alla lunga creando così tanto si possa andare a raccogliere quel che si semina. Hanno calciatori di primissima qualità e spero che la mia squadra sia in grado di affrontarla con la cattiveria con cui ha affrontato la Spal”.
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Il match di domani arriva a pochi giorni dalla vittoria contro la Spal: “Giocare pochi giorni dopo Ferrara deve portarci alla concentrazione su quel che possiamo determinare. La rosa mi dà la possibilità di pescare anche tra quelli che non hanno giocato contro la Spal quindi cercheremo di preparare la gara al meglio, senza pensare alla stanchezza e cercando di essere sia carichi sia lucidi. Non possiamo permetterci altro atteggiamento. La personalità dei ragazzi più giovani è qualcosa che è emerso e che mi auguravo, l’allenatore può aiutare a far esprimere il carattere dei giocatori, ma devono comunque esserci delle caratteristiche spiccate che devono mostrarsi. La personalità è fondamentale per giocare a calcio, specie quando si richiede coraggio e capacità di giocare la palla”.
Si prevedono cambi di formazione: “Duncan non è ancora recuperato e sarà out, cercheremo di farlo rientrare per la gara di Napoli senza fargli prendere rischi inutili. Ha un problema muscolare già avvertito nel primo tempo con l’Empoli e ha voluto restare comunque in campo: questo è un altro elemento determinante, così come la voglia e l’attaccamento alla squadra: Alfred incarna alla perfezione questo concetto. Lo abbiamo visto anche con Magnanelli, Matri e Brignola, o con Djuricic, Boga e Adjapong, o ancora con Magnani: tutti hanno dato il meglio così come altri elementi che hanno giocato ancor meno come Lemos, Dell’Orco e Pegolo, altro elemento importante del Sassuolo. Il turnover non dipende per forza dalla prestazione della partita precedente, devo cercare di trovare la soluzione migliore facendo meno danni possibili”.
Nelle ultime settimane si sono sprecate le lodi verso il nuovo corso di un Sassuolo che sta stupendo, anche grazie al nuovo approccio dell’allenatore: “Gli ultimi due anni di esperienza mi hanno portato a conoscere la sconfitta, le delusioni e le amarezze: si rischia di mettere in dubbio le proprie idee tecnico-tattiche. Il mio staff mi ha aiutato a mantenere le nostre certezze, vi posso assicurare che non sono le ultime vittorie, un terzo posto né i complimenti a illudermi o farmi cambiare idea, so che due partite perse anche se ben giocate possono ributtarci nella cenere. La partita di domani è importante come test e come classifica, non dimentichiamo che il gioco è il mezzo attraverso il quale arrivare al risultato: devo ovviamente tenere conto anche di altre cose ma il focus resta il risultato. Non voglio sentir parlare di Dezerbismo, credo siano cose che contano poco, sono felice se si parla bene dalla mia squadra ma sono i giocatori ad andare in campo. L’allenatore dà idee e mentalità ma sono loro i protagonisti: lo pensavo da calciatore e lo stesso vale oggi che sono allenatore”.