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La stagione ufficiale del Settore Giovanile del Sassuolo sta volgendo al termine, con la sola Under 16 rimasta ancora in corsa nella fase finale (mercoledì Atalanta-Sassuolo live su CanaleSassuolo.it). Per tracciare un bilancio abbiamo raggiunto in esclusiva il Responsabile del Settore Giovanile neroverde Francesco Palmieri, con cui abbiamo parlato della Primavera, delle formazioni Under ma anche della situazione panchine.
“Abbiamo fatto una buona stagione: potevamo aspettarci qualcosa in più da qualche squadra, ma l’importante è vedere la crescita dei ragazzi com’è stato in Primavera. Siamo partiti penalizzati a livello di risultati e, durante la stagione, non ricordo episodi che ci hanno girato a favore: se penso anche soltanto ai punti persi oltre il 90′, qualche rammarico lo abbiamo. Potevamo sperare di entrare nelle prime sei, ma fondamentalmente sono contento della stagione, la squadra è competitiva. Qualcosa in più si poteva fare, ma bastava poco per fare anche qualcosa in meno. Il campionato è difficilissimo, è una competizione da grandi e solo chi lo conosce può parlarne: società come Napoli e Genoa sono ancora lì a lottare per la permanenza e il Milan si è salvato all’ultima giornata. Tenere la categoria è difficilissimo: a parte un paio di partite sottotono, la squadra si è dimostrata all’altezza contro tutti gli avversari”.
Si è parlato molto della possibilità di vedere alcuni ragazzi della Primavera impegnati in prima squadra in questo finale di campionato. Palmieri ci ha detto la sua: “Ho un grande rapporto con la prima squadra, ci si confronta e se c’è la possibilità per qualche ragazzo di fare delle presenze, ben venga. Noi dobbiamo creare i presupposti adatti. Ci tengo a sottolineare che Dionisi ha avuto grande rispetto ed attenzione per il lavoro della Primavera. L’ultima partita è un po’ troppo impegnativa per sperare in qualche esordio, ma mai dire mai. Penso però che siano più importanti i percorsi degli esordi: egoisticamente potrei dire che servono per dare visibilità, ma il lavoro lo si può toccare con mano tutti i giorni. Conferma di Bigica? Inutile nascondersi: la nostra intenzione è continuare con lui. E’ un allenatore bravo e stimato da tutti, che è riuscito ad emergere anche nelle difficoltà: penso che andremo avanti insieme. Se avrà delle richieste importanti, ce le potrà esporre: ma della sua permanenza ne abbiamo già parlato e siamo sulla stessa linea. Nel giro di pochi giorni ne sapremo di più”.
Sulle formazioni Under: “L’Under 18 ha iniziato con qualche problemino di percorso, con alla guida un allenatore che è abituato a gestire ragazzi più grandi e che è arrivato in un contesto nuovo. Dal Viareggio in poi, che è stata una grande impresa, la squadra ha chiuso in crescendo. L’Under 17 è quella che sulla carta ha fatto peggio, con un allenatore bravo e preparato come Pensalfini. Il gruppo dei 2005 è forte, non ha ottenuto i risultati sperati ma va detto anche che non è stato fortunato, sia negli episodi che negli infortuni. Bruno? Oggi fa il suo esordio all’Europeo Under 17: lui si è fatto anche Under 18 e Primavera, come poteva non giocare in Under 17? L’Under 16 è la sorpresa della stagione, la realtà è questa: e non si può dire che la squadra sia stata al completo nel corso del campionato. Il percorso dei 2006 è stato il più lineare nel corso della stagione. A mister Baiocchi, che conoscevamo poco, non si può dire niente: adesso incrociamo le dita per mercoledì, giocare alla pari con l’Atalanta Under 16 non è da tutti. L’eliminazione dell’Under 15 è un peccato: parliamo di un gruppo competitivo, con giocatori da aspettare che stanno crescendo. Potevamo fare di più, ma è anche vero che si tratta dell’annata più difficile da gestire. I risultati sono importanti fino ad un certo punto”.
Una chiosa finale sulla situazione allenatori nelle giovanili: “Qualcosa sicuramente cambierà, da questa settimana inizieremo a fare le nostre valutazioni ma alcuni allenatori hanno giustamente l’ambizione di lavorare con i più grandi. Io devo tutelare in primis i ragazzi”.
