Pomeriggio amaro per il Sassuolo Primavera, che dopo essere stato avanti di due gol viene rimontato dal Cagliari nel finale (cronaca e tabellino della gara). Al termine della partita, mister Emiliano Bigica ha parlato in esclusiva a Canale Sassuolo.
Leggi anche > Giovanili Sassuolo: il programma del weekend 15-16 aprile
Un boccone amaro da digerire ancora di più della trasferta di Torino: “Ci ho messo un po’ a digerirla come sconfitta, oggi siamo partiti molto bene cercando di andare a rubare più palloni possibili nella loro metà campo. Dopo i due gol, nel secondo tempo dovevamo provare a chiuderla, invece ho visto un po’ di leziosità nella gestione della palla. Capita che come commetti un errore, sulle palle inattive capita di prendere gol e così è stato. Abbiamo avuto la forza di avere due situazioni per poter fare il 3-2, ma dobbiamo cercare di migliorare questa situazione. Non siamo una squadra che può gestire, dobbiamo sempre cercare di andare a cento all’ora. Gli avversari sono bravi e possono metterti in difficoltà”.
La corsa playoff: “E’ ancora aperta, siamo tante squadre. E’ meglio fare una vittoria di un pareggio e una sconfitta. Oggi ci abbiamo provato in tutti i modi, dispiace perché ci avrebbe messo in una bella situazione di classifica per riprenderci quello che ci è stato tolto a Torino. Voltiamo pagina, ci aspetta una settimana di lavoro per potere andare a fare una grande gara a Empoli”.
Su Russo: “E’ un ragazzo che è arrivato qui e aveva giocato pochissimo. Ha una fisicità che non gli permette di entrare subito in forma. Così è stato all’inizio, poi c’è stata la sosta dei Mondiali e ha risofferto alla ripresa del campionato. Ha trovato una giusta continuità di gol e di prestazione. Ora riesce a stare di più nella partita anche a livello fisico, è un giocatore importante per noi”.
I blackout stagionali: “Non so se parlare di blackout. Oggi la squadra ha lavorato sempre bene, è stata attenta. L’arbitro ha condotto la gara all’inglese, com’è giusto che sia. Davanti loro avevano fisicità, soprattutto nel secondo tempo: i nostri difensori hanno lavorato bene. Dovevamo essere più bravi a ripartire nel modo giusto e il campo che loro ci lasciavano”.
Kumi e Casolari i più importanti: “Casolari è il capitano, Kumi è un giocatore dal grande strapotere fisico. Mi è dispiaciuto sostituire Touré perché ci stava dando l’equilibrio e le geometrie che ci servivano nelle ripartenze. Sta facendo il Ramadan e aveva un po’ di fastidio al flessore, mi ha chiesto il cambio. Senza Casolari, Touré è l’alter ego per far circolare la palla con i tempi giusti”.