Essere il commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio dovrebbe essere motivo di orgoglio per ogni allenatore, una scelta dettata dal cuore e dallo spirito di appartenenza che c’è in ognuno di noi.
Sembrerebbe che per Antonio Conte l’amor di patria e della maglia vengano dopo il suo stipendio, Conte per accettare l’incarico avrebbe chiesto 5,5 milioni lordi, (Prandelli ne guadagnava “solo” 3,2 lordi), cifre importanti che hanno messo in difficoltà la FIGC, che per ragioni etiche, d’immagine e di bilancio, non intendeva offrirgli più di quanto offerto a Prandelli.
Ma Conte è stato chiaro, alla Juventus guadagnava 3,5 milioni netti e per lui questa p la cifra minima per accettare l’incarico, Tavecchio ha dovuto bussare alla porta dello sponsor per arrivare a coprire l’ingaggio chiesto da Conte, la FIGC avrebbe chiesto alla Puma 3 milioni all’anno, ai quali si aggiungerebbero 1,6 milioni sborsati dalla Federazione, in questo modo Conte guadagnerebbe 3,6 milioni netti ed un contratto biennale.
L’ufficialità e questione di ore.