venerdì , 17 Maggio 2024
matias viña sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

Matias Viña: “Convinto da Alvarez e Traorè, devo ancora arrivare al 100%”

Matias Viña è stato presentato ufficialmente come nuovo giocatore del Sassuolo: il terzino sinistro uruguaiano è arrivato dalla Roma nelle scorse settimane. Ecco le sue prime parole in neroverde, raccolte da SassuoloChannel:

Sul Cosenza: “E’ stata una partita strana, così come tutte le prime partite della stagione. Penso che abbiamo fatto bene, superare il turno era la cosa più importante: partita dopo partita miglioreremo”.

Vina sulla propria forma: “Devo ancora lavorare, non ho fatto la preparazione e ho lavorato molto da solo. Sono qui da due settimane e ho iniziato ad aumentare il lavoro, ma ancora devo arrivare al 100%”.

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Su Sassuolo: “Mi sono trovato bene fin da subito, la squadra mi ha accolto bene. Al gruppo piace allenarsi, è attento e vuole competere: è una squadra giovane che può fare molto bene. Quando ero a Roma, il Sassuolo lo guardavo spesso: giocava benissimo, mi ha convinto a venire qua. Ho parlato tanto con il Canario Alvarez, uruguaiano come me, prima di venire qua: gli ho chiesto di Sassuolo, dei compagni e del centro sportivo. Ho parlato anche con Traorè, mio compagno in Inghilterra: entrambi mi hanno parlato benissimo del club. In particolare il Mapei Football Center è bellissimo, c’è tutto per crescere: da qui lavoreremo giorno per giorno per preparare le partite”.

Vina su Dionisi: “Con il mister mi sono trovato bene, abbiamo parlato qualche volta su come vuole affrontare le partite e su come posso aiutare la squadra. Obiettivi? Il mio primo pensiero è sempre vincere, vediamo cosa succede partita dopo partita”.

Alessio Dionisi vina
foto: sassuolocalcio.it

Sul Bournemouth: “E’ stata una bella esperienza, mi è piaciuto molto stare lì. La Premier è un campionato fortissimo, un altro calcio, più intenso e più avanti rispetto a tutti. Alla Roma non stavo giocando tanto, al Bournemouth ho giocato e al Sassuolo arrivo con la stessa mentalità. In Premier, nei 90 minuti c’è tanta intensità e tanta corsa: nelle prime due settimane non finivo gli allenamenti, poi mi sono trovato bene”.

Sulla Roma: “E’ stata una esperienza iniziata bene, giocavo spesso: poi ho perso un po’ di spazio. Nel complesso però è stata una esperienza bella: arrivavo dal Brasile in un calcio molto tattico, lì ho iniziato a imparare tanto perché in Sudamerica non si lavora molto sotto questo aspetto”.

Vina sui primi anni da professionista: “Il 2018 è stato un anno difficile, non ho giocato praticamente un minuto e ho pensato di lasciare il calcio; il 2019 è stato l’anno più importante, la fiducia dell’allenatore Alvaro Gutierrez mi ha aiutato. Abbiamo vinto la Copa Libertadores: è il trofeo più importante per me, penso che tutti i bambini dell’Uruguay e del Sudamerica sognino quella coppa. Tutti i calciatori vogliono vincere, è la cosa più importante: poi la vittoria può arrivare o meno, l’importante è che tu abbia dato il massimo per stare lì. Il Nacional è la mia squadra del cuore, abbiamo vinto il campionato contro la squadra avversaria nel derby. Il Palmeiras è una bella squadra, la prima che mi ha creduto: è stato il mio primo trasferimento, una decisione buona perché in Brasile ci sono i migliori terzini, ho imparato tanto lì”.

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Sulla Nazionale: “Riprendo il discorso che facevo prima sui bambini dell’Uruguay e del Sudamerica: tutti sognano di arrivare in Nazionale. E’ difficile arrivarci, nell’ultima partita sono stato anche il capitano, un’emozione grande e un orgoglio immenso. In Nazionale ho molti amici, in particolare José Maria Gimenez”.

Sulla scuola: “Mia madre è professoressa ed era molto severa con me, era l’anno in cui mi feci male alla clavicola e facevo fisioterapia. Dovevo alzarmi alle 5 per allenarmi, poi fisioterapia e infine scuola la sera: è stato un anno duro ma si può fare”.

Sulla scelta della maglia numero 17: “La presi per la prima volta a quindici anni: se è libera la prendo perché è un numero che mi piace”.

Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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