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Ha dell’inverosimile, la vittoria ottenuta ieri pomeriggio al Mapei Football Center dal Sassuolo Under 16 nel derby con il Modena. Sotto 2-0 al 55′, i neroverdi hanno rimontato e vinto 3-2 grazie alle reti di Acatullo, Roli e De Dominicis. A fine partita abbiamo raggiunto in esclusiva mister Cris Gilioli, visibilmente contento: ecco le sue parole in esclusiva.
Sulla partita: “Abbiamo avuto quei cinque minuti in più che a Napoli non abbiamo avuto? Direi proprio di sì. Il primo tempo non mi è piaciuto per niente: al di là del palleggio, c’era poco ritmo e la palla girava lenta, il Modena era ben piazzato ed era difficile trovare spazi. In più dovevamo sbagliare il meno possibile perché loro agivano in contropiede. Nel secondo tempo ho visto un’altra squadra, che ha premuto sull’acceleratore facendo girare palla velocemente e alla fine è stata premiata. Non credo tanto nella fortuna o sfortuna e penso la vittoria sia giusta”.
Il gol di Acatullo ha cambiato l’inerzia della partita: “Sì, prima di allora eravamo lenti ed un pelo presuntuosi: mi aspetto di più da tutti. Le partite non sono mai facili, abbiamo vinto perché questa squadra ha tirato fuori il carattere che ha. Dobbiamo comunque lavorare tantissimo perché non sempre ti va bene, anche se meriti: quindi devi avere un approccio migliore e gestire meglio sui due tempi. Anche a Napoli ci è capitato di regalare un tempo. Il gol di De Dominicis? Fortunoso ma voluto: Diego è entrato bene in partita, anche da terzino. Anche Roli ha fatto benissimo da subentrato: sono contentissimo per tutti gli innesti dalla panchina. Un plauso a loro che hanno sfruttato l’occasione”.
Come si esce da una gabbia come quella del Modena: “E’ stata la stessa partita di Napoli, con la fortuna che in un campo grande come il Mapei c’è più spazio per uscire. Quando trovi una squadra che difende sotto la linea della palla, trovare il buco dipende dalla giocata del singolo. Noi volevamo portare l’uno contro uno sugli esterni, con Boateng e Wiredu, e con dei tiri da fuori, sapendo che loro facevano grande densità. Lo abbiamo fatto, ma troppo lentamente nel primo tempo: non li spostavamo. Nella ripresa la storia è cambiata: noi abbiamo accelerato e loro erano stanchi”.
