giovedì , 24 Ottobre 2024
palmieri inter sassuolo primavera
foto: Alberto Benaglia

CS – Francesco Palmieri: “Seconda squadra un’ipotesi. Primavera, continua così!”

Con l’arrivo delle festività natalizie, si stanno interrompendo a poco a poco tutti i campionati giovanili: la Primavera lo ha fatto in concomitanza dell’inizio del Mondiale in Qatar, e le due categorie seguenti, Under 18 e Under 17, disputeranno le ultime partite ufficiali questa domenica. La redazione di Canale Sassuolo ha intervistato in esclusiva Francesco Palmieri, Responsabile del Settore Giovanile del Sassuolo, con cui abbiamo fatto il punto della situazione.

Siamo partiti da Luca D’Andrea, che ha ricevuto poche ore fa la sua prima chiamata per uno stage in Nazionale A: “Non solo lui, ma anche Stefano Turati: entrambi hanno fatto un percorso con il nostro settore giovanile. E’ una bella soddisfazione, questo stage con Mancini: si sono messi in mostra ed è il giusto riconoscimento per loro. Restiamo però con i piedi per terra e cerchiamo di mantenere i ragazzi sereni: è uno stage che Mancini ed il suo staff hanno indetto per valutare da vicino i ragazzi più promettenti della Serie A e B. Per la società resta comunque motivo di grande soddisfazione”.

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Francesco Palmieri su D’Andrea: “Abbiamo fatto una bella operazione a gennaio scorso, si è fatto valere fin da subito ed ha sempre avuto grande considerazione da parte della società. Bravo lui a sfruttare l’opportunità e altrettanto bravo mister Dionisi ad avergliela data: non è poco per un 2004 avere cinque presenze da titolare in Serie A, non ce ne sono tanti altri che possono vantare un rendimento simile. La strada è ancora lunga, ma crediamo fermamente che possa ancora crescere. In quel periodo c’erano degli assenti in prima squadra ma si è fatto trovare pronto ed ha ben figurato, conosco bene il ragazzo e spero che possa far vedere ancor di più le sue qualità”.

d'andrea intervista palmieri
foto: figc.it

Francesco Palmieri: “Primavera, mantenere il ritmo e salvarsi prima possibile”

Siamo passati poi a parlare della Primavera di Bigica, al lavoro adesso da tre settimane piene, che sabato ospiterà in amichevole allo Spazzoli il Modena del grande ex Paolo Mandelli (qui il programma del weekend): “Il percorso fino ad ora è stato buonissimo, sia a livello di risultati che di prestazioni: abbiamo portato sul campo un ottimo gioco e delle individualità interessanti. Speriamo che nella seconda parte i ragazzi mantengano questo ritmo, anche se sarà ancora più dura dato che inizia un nuovo campionato. Qualcosa di importante, la Primavera, già l’ha fatta dando D’Andrea in pianta stabile alla prima squadra. Bisogna credere di più in questi ragazzi, che hanno dei valori: e parlo anche di alcuni in prestito. Non credo che l’erba del vicino sia sempre più verde. L’obiettivo stagionale? Mister Bigica non si è mai nascosto sull’obiettivo playoff, ma ribadisco che la priorità è mettere in mostra i ragazzi e mantenere la Primavera 1, che è un patrimonio per la società. Se riuscissimo a fare anche qualcosa in più, sarebbe l’occasione per mettere ancora di più in luce il lavoro dell’allenatore e del suo staff”.

Si aspetta che qualche altro ragazzo si affacci in prima squadra entro la fine dell’anno: “Creare i presupposti per far andare i ragazzi in prima squadra è il fulcro del mio lavoro, nonché la mia soddisfazione più grande. Se c’è qualcuno già pronto? Possono essercene tanti come nessuno: dipende tutto dal farsi trovare pronti e dalla fiducia di mister Dionisi. Credo che qualcuno pronto ce ne sia, ma serve che si incastrino tante componenti: forse io ci credo fin troppo, ma le mie restano considerazioni lavorative”.

Sulle altre squadre dell’attività agonistica, dall’Under 18 all’Under 15: “Stanno facendo tutte un buon lavoro: a me importa che queste squadre siano una palestra formativa per i nostri ragazzi, dei risultati mi interessa in maniera relativa. La classifica importa solo in Primavera, perché il campionato richiede risultati. Negli anni siamo cresciuti in maniera considerevole: ci sono tanti nostri ragazzi in giro che stanno facendo bene. La società Sassuolo, con la proprietà Mapei alle spalle, è solida, ma a livello giovanile il contesto non è semplice: il territorio da cui attingere è piccolo. I nuovi allenatori? Francesco Pedone e Simone Pavan si stanno trovando molto bene, abbiamo fatto due ottimi acquisti. Sono due tecnici che ci stanno dando una mano ad instradare i ragazzi in un certo percorso: credo che per loro Sassuolo sia una bella occasione, Pedone veniva dalla Juve mentre Pavan era fermo da un paio di anni. Sono due persone eccezionali, ci tengo a sottolinearlo, che hanno capito il nostro modus operandi. A loro si aggiunge mister Neri, che era da tanti anni nei quadri tecnici e a cui quest’anno abbiamo affidato una squadra, un buon gruppo”.

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Francesco Palmieri posa con Francesco Pedone (sinistra) e Simone Pavan (destra) (foto: sassuolocalcio.it)

Palmieri: “Che soddisfazione Erlic ai Mondiali!”

Il Mondiale in Qatar sta andando verso i titoli di coda: domenica pomeriggio ci sarà la finalissima Argentina-Francia, mentre sabato è in programma la finale terzo e quarto posto tra Marocco e Croazia. Proprio nella nazionale balcanica milita l’unico giocatore del Sassuolo convocato per il Mondiale, Martin Erlic. Un ragazzo che Palmieri conosce molto bene: “Ritrovare Martin ai Mondiali è una soddisfazione immensa, per me personalmente come per la società: come ha raccontato lui, sono andato a prenderlo a casa sua. Dopo lo svincolo con il Parma, ha voluto seguirmi a Sassuolo nonostante l’interesse di numerose squadre italiane ed estere”.

Il Sassuolo è una delle società che si stanno interessando all’allestimento della seconda squadra, iniziativa a cui finora soltanto la Juventus ha aderito. Palmieri non chiude le porte a questa possibilità: Credo che ci possiamo pensare anche noi: con l’ad Carnevali e il ds Rossi a volte ne abbiamo parlato. Di ragazzi in prestito ne abbiamo tanti e bravi, all’altezza di un campionato di Serie C. Per ora non c’è niente di concreto, vediamo cosa riusciamo a fare”.

Chiudiamo l’intervista con una domanda personale, sul proprio futuro: “Il mio lavoro a Sassuolo è principalmente con i giovani, con un affaccio anche sul mondo dei grandi: mi piace questo mondo e questa vita. Se voglio andare a lavorare con i grandi? Lo penso ancora, ma già lavoro con i grandi, come ho fatto anche a Bari e a Parma: di esperienza ne ho tanta, ancora non è capitata l’occasione giusta. Dipende da dove, come e perché”.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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