Guardare la classifica può portare a essere precipitosi. Frase che calza a pennello con il match che il Sassuolo si troverà ad affrontare domenica, ovvero l’attesissimo derby con il Carpi, il primo in massima serie.
La rivalità e il campanilismo esistono da sempre nel calcio, e ancor più la cosa è naturale quando si parla di due città della medesima Provincia. Confidiamo innanzitutto che si tratti di un bellissimo pomeriggio di sport e che il Mapei Stadium ospiti un buon numero di appassionati, magari in numero maggiore rispetto a quanto visto in taluni incontri di questo campionato.
La classifica, si diceva in premessa: ebbene, il Sassuolo ha ben 13 lunghezze di vantaggio sui cugini biancorossi, che figurano all’ultimo posto in graduatoria in compagnia dell’Hellas Verona. Eppure il recente cambio di allenatore, o meglio il ritorno di Fabrizio Castori sulla panchina della squadra trionfalmente condotta, contro ogni pronostico, in serie A, può essere un elemento di grande spinta per Letizia e compagni.
Castori è infatti amatissimo dalla piazza e l’entusiasmo dei tifosi biancorossi, di nuovo guidati dal loro condottiero, potrebbe rendere i valori in campo un po’ meno distanti. Siamo praticamente a un terzo del campionato e per i carpigiani è vitale raccogliere punti ad ogni costo per cercare quanto prima di inserirsi in zone meno da “bollino rosso”.
Si tende spesso a ricordare che il Carpi è la difesa più battuta della serie A: ben 23 le reti subite in 11 partite, frutto anche di un valzer di portieri che non ha ancora fatto capire l’identità dell’estremo difensore titolare della squadra biancorossa. Analizzando i dati più in profondità dobbiamo però riconoscere che ben 10 delle 23 segnature al passivo per il Carpi sono arrivate in due sole partite: il 5-2 dell’esordio contro la Sampdoria e il 5-1 subito contro la Roma. E d’altra parte, se il Napoli e il Torino (non propriamente le ultime arrivate) hanno dovuto rispettivamente accontentarsi di un punto e uscire sconfitte dalla sfida con la squadra della capitale del tessile qualcosa vorrà pur dire…
I neroverdi sono dunque avvisati: d’altra parte la prima stagione in A non ebbe un avvio eccezionale neppure per loro, ma proprio il Sassuolo è la dimostrazione che con l’impegno, il sacrificio e più di un pizzico di rischio ci si può togliere diverse soddisfazioni e meritare la permanenza in massima serie. La parola al campo, nella speranza che anche il Carpi possa rendersi protagonista di una buona stagione…ma solo a partire da lunedì!
di Massimiliano Todeschi