I tifosi del Sassuolo sembrano piombati in un incubo. Guardare la classifica attuale e confrontarla con quella del girone d’andata fa veramente strabuzzare gli occhi. Parlare di scarsità di stimoli e di obiettivi stagionali già raggiunti è ormai un ritornello che assume sempre meno credibilità. I neroverdi si sono fatti superare da numerose squadre che oggi possono legittimamente festeggiare la salvezza. Si pensi alle due veronesi: l’Hellas e il Chievo, per gran parte della stagione, sono state dietro al Sassuolo in graduatoria, eppure hanno disputato un convincente girone di ritorno che ha permesso loro di assestarsi in zone decisamente tranquille. Forse i troppi complimenti ad una squadra che ha senz’altro dimostrato il suo valore, ma deve allo stesso modo essere in grado di consolidarlo, hanno avuto un effetto deleterio sugli uomini di Di Francesco, che ora pagano a caro prezzo le troppe prestazioni al di sotto delle proprie possibilità.
Archiviata la sconfitta con la Roma al Mapei, dove se non altro per qualche decina di minuti si è visto un Sassuolo migliore di quello che è uscito sconfitto domenica scorsa dal Bentegodi, non c’è tempo di distrarsi perché è in arrivo il Palermo di mister Iachini, altra squadra che all’inizio della stagione era considerata tra le contendenti per la salvezza, anche in quanto neopromossa. Il tempo e le buone prestazioni hanno invece portato i rosanero ad una onorevole posizione di metà classifica e, fino a qualche settimana fa, Zamparini non nascondeva le ambizioni europee della propria squadra, che vede tra le proprie file elementi decisamente interessanti.
Al di là del gioiello Dybala, destinato ad essere una pedina molto ambita in chiave mercato, si deve ricordare anche il naturalizzato Franco Vasquez, che ha potuto dare sfoggio delle sue abilità con l’esordio in Nazionale. Reduci dal pareggio interno con il Torino i siciliani, pur non avendo granché da chiedere al campionato, sono da considerarsi comunque un avversario temibile, che all’andata interruppe la lunga serie di risultati positivi di un Sassuolo ben diverso da quello visto ultimamente.
E di fronte ad un avversario temibile è necessario mettere in campo prestazioni di tutt’altra caratura. Le assenze di sono, ma lo stesso Di Francesco non esita a respingere ogni tentativo di considerarle un alibi. Peraltro in difesa mancherà Paolo Cannavaro, squalificato. Quali saranno le scelte del mister? Insisterà con la difesa a tre oppure, sempre fatto salvo il recupero di almeno uno tra Vrsaljko e Gazzola, tornerà al consueto 4-3-3? Il dilemma sarà probabilmente sciolto solo nelle ore precedenti all’incontro. Certo è il rientro in attacco di Berardi, il cui peso specifico è decisamente elevato nell’equilibrio tattico del Sassuolo. Non resta che attendere sabato sera per vedere se i risultati e le prestazioni torneranno a bussare in casa neroverde.
Qualora ciò non avvenisse ci sarebbe davvero da sperare che alle squadre che inseguono in classifica non accada nulla di buono, e questo sarebbe di certo un atteggiamento molto poco lungimirante, non solo per questa stagione, ma soprattutto in funzione della prossima. C’è ancora tempo per uno scatto d’orgoglio: dimostriamo di esserci.
di Massimiliano Todeschi