Domenica è l’ultima chiamata per il Frosinone. La squadra di mister Stellone, che è riuscito a sopperire ad una rosa di non altissimo valore tecnico mettendo in campo con cumuli di grinta, si trova infatti sul dirupo del ritorno in Serie B dopo una sola stagione nell’olimpo del calcio italiano. I dati, purtroppo, parlano chiaro: penultimo posto in classifica, 71 reti subite (peggior difesa del campionato) e maggior numero di sconfitte: ben 21 su 36 incontri disputati.
I quattro punti di distacco da Carpi e Palermo paiono una montagna quasi impossibile da scalare per i gialloazzurri, il cui orgoglio non deve però essere sottovalutato dai neroverdi di Di Francesco. Tra le mura amiche, prima dello scivolone con i rosanero, i ciociari avevano raccolto la stragrande maggioranza dei punti conquistati in stagione, riuscendo anche a raccogliere risultati di prestigio, bloccando sul pareggio Fiorentina e Lazio.
Ora però la strada appare decisamente in salita per Dionisi e compagni, che davanti ai calorosi sostenitori non vorranno certo “steccare” nell’ultimo match casalingo. Torna così alla mente il match di andata: era il giorno dell’Epifania e i neroverdi puntavano a raccogliere tre punti che apparivano alla portata, trovandosi invece a dover rincorrere per due volte e a concludere il match con un pareggio.
Solo con una vittoria gli uomini di Stellone potranno aggrapparsi alle tenui speranze di salvezza. Dal canto suo il Sassuolo deve guardare dritto davanti a sé e non badare a quel che fa il Milan, che nel pieno di una crisi di gioco, di risultati e societaria sta ricoprendo il ruolo di inseguitore. Solo a metà maggio si tireranno le somme, ma il bilancio è fin d’ora, è sempre bene ricordarlo, da considerarsi straordinariamente positivo per questa stagione neroverde.