Acque agitate in quel di Firenze. I viola non trovano la vittoria da sei turni e la sconfitta nel derby toscano contro l’Empoli, per molti versi inaspettata, ha fatto traboccare il vaso della contestazione, spingendo la tifoseria a contestare pesantemente l’operato della società, con particolare riferimento alle operazioni del mercato di gennaio, secondo i sostenitori della squadra di Paulo Sousa largamente insoddisfacenti.
Le battute contro i Della Valle (ribattezzati “calzolai”) ormai si sprecano e la rottura sembra essere a un punto di non ritorno. D’altra parte la Fiorentina aveva chiuso il girone d’andata al terzo posto, dopo aver guidato la classifica per alcuni turni ed essere stata anche considerata, per larghi tratti della prima fase di stagione, come la possibile grande sorpresa del campionato. I risultati dell’ultimo periodo sono stati però deludenti e dopo la vittoria in casa dell’Atalanta dello scorso 21 febbraio i viola non sono più riusciti a fare risultato pieno. Sul banco degli imputati vi è, com’è normale che sia in questi casi, anche in tecnico Paulo Sousa: il portoghese sarebbe apparso sfiduciato e quasi abulico negli ultimi turni, appannando l’immagine del condottiero posato ma determinato che era stata da lui stesso costruita nei mesi scorsi.
Se alla citata crisi di risultati andiamo ad unire le voci che circolano proprio sul futuro prossimo di Sousa la frittata è fatta: le indiscrezioni in merito a una cena con i dirigenti dello Zenit sono sulla bocca di tutti e già sembra configurarsi un futuro in Russia per l’attuale tecnico viola. Peraltro, secondo quanto affermato da Tuttosport, alcune settimane fa anche la Juventus avrebbe sondato il terreno per valutare, in attesa di decisioni definitive circa il rinnovo di Massimiliano Allegri, un eventuale ingaggio dell’ex centrocampista bianconero che ora siede sulla panchina dell’acerrima nemica toscana.
Queste e altre ulteriori voci non fanno altro che esacerbare gli animi e rendono la partita di domenica al Franchi una sorta di punto di non ritorno per i viola, che pur quinti con un distacco dal Milan abbastanza rassicurante, non possono perdere altri treni per cercare di cogliere ancora una volta la qualificazione diretta in Europa League. Magnanelli e compagni sono dunque chiamati a cercare di approfittare dei punti deboli che, soprattutto a livello psicologico, la Fiorentina potrà lasciare scoperti nel corso di una sfida che, come tutte quelle che rimangono da qui al 15 maggio, sarà fondamentale per dare un ulteriore senso al campionato del Sassuolo.