L’almeno parziale “revisione” di cui necessita la squadra neroverde in vista dell’impegno europeo che la vedrà protagonista nella prossima stagione passa anche, giocoforza, dai rinnovi dei contratti dei giocatori in scadenza.
Sul versante dei riscatti, il relativo diritto può essere fatto valere su Matteo Politano nei confronti della Roma. L’esterno offensivo di scuola capitolina dovrebbe essere una delle pedine su cui costruire il nuovo Sassuolo, anche e soprattutto in previsione di una partenza di Berardi, in merito alla quale non vi sono però ancora notizie certe.
Ma è il comparto difensivo, che potrebbe privarsi di un Vrsaljko secondo molti già destinato a vestire la maglia del Napoli, a dover mettere mano a ben quattro contratti in scadenza il prossimo 30 giugno. Si tratta di due estremi difensori, ovvero Pegolo e Pomini, e di due terzini, Gazzola e Longhi.
Per quanto riguarda i due portieri, tutto sembra andare verso un prolungamento del contratto per l’eroe della promozione di A Pomini, che ormai è da tempo di stanza a Sassuolo, dove ha anche costruito la sua vita privata. Discorso differente per Gianluca Pegolo, che come avevamo già avuto modo di accennare da tempo scalpita per giocare di più ed è stato oggetto di varie offerte fin dalle passate due sessioni di calciomercato.
Gli esterni bassi Gazzola e Longhi vivono a loro volta una situazione speculare: mentre il numero 23, protagonista di una buona prova all’ultima giornata di campionato, potrebbe approfittare della citata probabile partenza del compagno croato per ritagliarsi ancora spazio, per Longhi il ruolo di comprimario di Federico Peluso potrebbe essere l’unica via per rimanere in neroverde o, più in generale, nella massima serie. Senza dimenticare che il Sassuolo detiene anche il cartellino di Cristian Dell’Orco, terzino al momento in prestito a quel Novara che ha per certi versi inaspettatamente conquistato l’accesso al secondo turno dei play-off del campionato cadetto.
Stiamo dunque alla finestra consapevoli che vedere diverse facce nuove al Ricci e, nel contempo, non scorgere più volti ormai familiari potrà essere per alcuni versi inevitabile, visti i nuovi, sfidanti obiettivi che attendono i neroverdi da qui a un paio di mesi.