Trentasette secondi. Questo il tempo che basta al Sassuolo per portarsi a casa il primo derby giocato in serie A contro la Spal. Il colpo partita lo mette a segno il buon Matteo Politano, che sembra finalmente tornato a splendere come ai bei tempi.
Corsa e stoccata da maestro, colpo vincente e ottima prestazione. L’esterno di scuola Roma fa sorridere finalmente i tifosi neroverdi, portando a casa il secondo risultato utile consecutivo e una vittoria necessaria. Non ai fini della salvezza, per carità. Lì i margini si tengono bassi e tutti hanno ancora tempo per recuperare. Benevento incluso.
La vittoria di ieri è invece soprattutto un piccolo investimento morale, atto a ridare fiducia ad una squadra che si stava smarrendo. Umiltà e consapevolezza dei propri mezzi. È questo il mix che fa raggiungere i risultati. Nelle grandi come nelle piccole.
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Ci sono anche un paio di nei, di scremature da limare. A partire dalla fatica di due colonne come Peluso e Gazzola fino a terminare con l’ennesima prestazione opaca di Berardi. Il problema non è solo il rigore sbagliato. Più che altro è stato quel tirarlo con sufficienza, quasi svogliatamente. Mimmo è l’immagine del Sassuolo visto fino ad oggi: tanta corsa, poca finalizzazione. Ricordiamoci anche che il Sassuolo ha finora emblematicamente sbagliato due rigori su quattro.
Male anche il buon Cassata, che all’esordio toppa clamorosamente. Due minuti e mezzo di serie A gli bastano per farsi espellere. Forse non sarà un record ma una brutta premessa che può costargli caro. Bene invece la difesa, che dopo la goleada subita a Roma mantiene la porta inviolata per la seconda volta di seguito.
Mercoledì arriva l’Udinese. Non fermare la striscia positiva è l’unico obiettivo del momento. Il Sassuolo ha dimostrato di potercela fare. Combattere i fantasmi con i fatti oltre che con le parole. È questo tutto ciò che serve.