Giuseppe Ciafardini è uno dei volti nuovi del Sassuolo Under 18 di mister Pensalfini, che ha iniziato ieri la preparazione con il primo allenamento, ma che procederà al ritmo di due allenamenti al giorno per arrivare pronto alla prima giornata di campionato, fissata al 15 settembre. Il terzino destro classe 2002, arrivato dal Pescara in prestito con diritto di riscatto ma cresciuto nella Polisportiva San Pietro e Paolo di Termoli, ha rilasciato un’intervista al Quotidiano del Molise: queste le sue prime parole in neroverde.
“Sono molto felice e motivato per questa avventura nuova e stimolante, dopo cinque anni bellissimi passati nelle giovanili del Pescara. È uno step importante nella carriera di un atleta. Il Sassuolo è una grande realtà della nostra Serie A e ha uno dei migliori settori giovanili d’Italia, sono felice di essermi trasferito qui, spero di fare bene e di non deludere le aspettative. Com’è nata l’opportunità Sassuolo? Intorno al 20 luglio ci sono stati i primi contatti, io sono stato in fibrillazione fino alla fine perché non sapevo se crederci o meno. Poi mi ha chiamato il segretario del Sassuolo dicendomi che mi sarei dovuto presentare in ritiro il 5 agosto: lì ho capito che era tutto vero”.
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“Pescara? Mi ha dato tanto, sono arrivato a fine prima media per lasciarla a 17 anni. Resterò per sempre legato alla città e alla squadra, avevo anche amici fuori dal campo. Sacrifici? Chi sceglie questa strada ne fa tanti: ogni giorno scuola, un panino al volo e dritti all’allenamento, a casa tornavo alle 10 di sera; ma anche i miei genitori ne hanno fatti molti per supportarmi. È difficile godersi amici e famiglia con una routine del genere. Se però penso all’obiettivo finale, farei altri 10 anni di sacrifici pur di diventare calciatore, che è il sogno della mia vita”.