Nel giorno del suo 24esimo compleanno, il Sassuolo ha pubblicato le prime parole in neroverde di Marash Kumbulla, difensore arrivato a gennaio in prestito dalla Roma. Ecco le dichiarazioni del centrale albanese, raccolte da SassuoloChannel:
Sulle origini: “Già a otto anni ero nelle giovanili del Verona: ho fatto tutta la gavetta. Fino ai 15/16 anni era un gioco per me, poi ho capito che potevo farlo diventare qualcosa. Un gioco, sì, ma preso seriamente, perché volevo arrivare in Serie A: alla fine ci sono riuscito e ho anche segnato con la stessa maglia. Dal settore giovanile ho imparato il lavoro: tutte le annate ho avuto allenatori e preparatori che mi hanno fatto lavorare facendomi tenere i piedi per terra, già a quell’età è normale montarsi la testa. Fino a dieci anni ho fatto il mediano, poi mi hanno abbassato difensore centrale. Uno dei momenti più importanti per me è stato il primo contratto da professionista: insieme alla mia famiglia eravamo contentissimi. E’ una delle cose più belle che può arrivare a quell’età, non solo per il contratto in sé ma per l’attestato di stima da parte della società. Mio fratello? Fa l’arbitro, infatti quando ho qualche dubbio chiedo a lui e ci prendiamo in giro”.
Sugli esordi tra i professionisti: “Ho esordito sia in Serie A che in B. In Serie B ho avuto più timori, entrai a partita in corso ed era la prima presenza assoluta; in Serie A è stata ovviamente emozionante, ma se devo comparare dico che quella in Serie B lo è stata di più. E’ stato Juric a farmi esordire in A: lo ringrazierò tanto, è stato il primo a credere in me. Lo incontreremo questo fine settimana, ovviamente in campo non ci sono amici ma lo saluterò”.
Kumbulla: “Sassuolo, sto bene: voglio tornare in campo”
Sul Verona e sulla Roma: “E’ stata casa mia. L’anno in prima squadra è stato bellissimo: giocavo regolarmente e ci siamo salvati a 5/6 giornate dalla fine. Poi è arrivata l’offerta dalla Roma a cui non potevo rinunciare. Sono stati tre anni e mezzo belli, tra alti e bassi, in cui abbiamo vinto anche una Coppa: la finale a Tirana è stata emozionante, pur non avendo giocato ho comunque sentito l’energia del mio popolo”.
Kumbulla sulla propensione al gol: “Ho fatto qualche rete, soprattutto da calcio d’angolo: non sono un attaccante, non è il mio mestiere ma mi piace. Ogni volta che salgo il mio obiettivo è di buttar dentro la palla e spero di farne qualcuno anche qua”.
Kumbulla sull’infortunio: “E’ arrivato in un momento in cui non doveva venire, un po’ come tutti gli infortuni. E’ stato un periodo difficile, soprattutto all’inizio: nelle prime settimane non potevo camminare se non con le stampelle, ma mi hanno sempre insegnato a rialzarmi dopo una caduta. Adesso mi sento bene fisicamente, non vedo l’ora di scendere in campo. Ho recuperato appieno dal piccolo intoppo muscolare che ho avuto: mi alleno con la squadra, ho solo bisogno di stare più possibile in campo, in allenamento e in partita. Per ora mi sto trovando benissimo”.
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Sull’arrivo a Sassuolo: “E’ stato tutto molto veloce. Il giorno prima che facessi le visite mediche era il primo giorno in cui è uscito il nome del Sassuolo: non ho avuto esitazioni, ho detto al mio procuratore che volevo venire qua e così è stato. Ho sentito anche Bajrami prima che partissi: mi ha detto che mi aspettava. Ho trovato subito un gruppo volenteroso, un mister carico e un ambiente sereno e compatto. La classifica non è bellissima ma con il lavoro possiamo migliorare questa situazione”.
Sulla partita con il Torino: “Non sarà facile: il Toro è una squadra molto fisica, che gioca uomo contro uomo a tutto campo. Dovremo stare attenti alla loro fisicità perché verranno a prenderci molto alti, ma sono convinto che potremo metterli in difficoltà con le nostre qualità”.
Kumbulla sulla Nazionale albanese: “E’ importantissima perché è quello che ho sempre voluto: la mia famiglia è totalmente albanese. E’ vero che sono nato qui in Italia, ho avuto la possibilità di scegliere ma ho scelto l’Albania perché il cuore è più verso l’Albania. Incontreremo l’Italia, l’altra nazione a cui tengo più di tutte, alla prima partita dell’Europeo. Sarà emozionante: spero di esserci e spero che vinca l’Albania”.