Alessio Dionisi raggiungerà oggi, nella gara con l’Atalanta, le prime 100 panchine in Serie A, tutte alla guida del Sassuolo.
Avete letto bene, raggiungerà, non festeggerà: non abbiamo volutamente usato il verbo festeggiare, sia per il periodo nero che sta vivendo il Sassuolo, ma anche perché i primi a derubricare questi traguardi spesso e volentieri sono i diretti interessati.
Il bilancio di queste prime 99 gare nella massima competizione nazionale del tecnico toscano è di 30 vittorie, 25 pareggi e 44 sconfitte, con una media di 1,16 punti a partita che spazia dagli 1,32 della stagione 2021/2022 agli 0,87 dell’attuale campionato. Un rendimento, quest’ultimo, al di sotto dei fatidici 40 punti che sono sempre meno indicativi della quota salvezza.
A queste sfide si aggiungono le 6 di Coppa Italia, in cui Dionisi ha totalizzato 2 successi, un pari e 3 stop, di cui l’ultimo proprio al Gewiss Stadium del gennaio scorso.
Dionisi Sassuolo: la top 5 dei momenti più belli
Quando si parla di Sassuolo, è facile associare la formazione neroverde con l’appellativo di ammazzagrandi. Senza ombra di dubbio le vittorie con le big rientrano di diritto tra i momenti più belli, tendenza che, nell’era Dionisi, non si è persa, anzi si è ulteriormente consolidata.
Il tecnico ex Empoli può vantare il record di aver battuto in trasferta Juventus, Inter e Milan nello stesso campionato: era la stagione 2021/2022 e la “tripletta” in casa delle tre squadre più titolate del calcio italiano mancava dal 1955/56, quando vi riuscì la Fiorentina del primo Scudetto. Prima della Viola, nella stagione 1946/47 anche il Grande Torino e il Vicenza confezionarono l’impresa.
Il primo amarcord dell’era Dionisi che viene in mente è il 2-5 con cui i neroverdi sbaragliarono il Milan a San Siro. Per l’avversario, la cornice di pubblico, la magnitudo della vittoria e l’importanza del successo, che diede il via al periodo d’oro del Sassuolo: quella vittoria racchiude tutto. Il silenzio dopo ognuno dei cinque gol segnati è una delle cose che lega il Sassuolo al concetto di favola del calcio italiano, come abbiamo parlato in questo editoriale.
Il secondo momento è il doppio successo contro Juventus ed Inter, arrivato nel giro di quattro giorni nel campionato in corso. I neroverdi sono tuttora l’unica squadra ad aver battuto il Biscione in stagione e quel gancio più montante ha fatto erroneamente pensare all’ennesima annata tranquilla che, dopo aver tanto osteggiato, adesso bramiamo.
Tornando al 2021/2022, non si può non nominare l’1-2 alla Juventus dell’Allianz Stadium, con un Frattesi appena avviato ad una carriera radiosa – il primo gol in Serie A lo aveva trovato soltanto quattro giorni prima con il Venezia – e un Maxime Lopez sempre rimasto lontano dal tabellino dei marcatori, ma freddo e implacabile con il pallonetto della vittoria al 95′.
Proprio a Dionisi si deve l’esplosione di Frattesi, autore di 11 reti in due anni con la maglia del Sassuolo. Nella permanenza dell’ex Monza nella seconda stagione in Emilia, il mister toscano ha giocato un ruolo importante, convincendo e permettendo al centrocampista della Nazionale di raggiungere un ulteriore step di crescita, prima del grande salto all’Inter.
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Meritevole di un posto in classifica è anche il 3-4 alla Roma della scorsa stagione: i giallorossi erano l’ultima big che il Sassuolo non era ancora riuscito a battere in esterna e lo ha fatto con un Laurienté all’apice della forma. E poi, vogliamo mettere dare una lezione a quel provocatore di Mourinho?
Dell’1-5 all’Empoli di gennaio 2022 vogliamo parlare? In un Castellani gelido e piovoso, le stelle del Sassuolo si sono illuminate tutte a turno, rifilando una cinquina ad uno dei club con cui non corre buon sangue per un memorabile “scalpo” da ex per il tecnico neroverde.
Dionisi-Sassuolo: quale futuro insieme?
La storia d’amore tra il Sassuolo Calcio e Dionisi non è ai massimi storici. Nonostante la fiducia che altrove non gli sarebbe stata concordata, il club non si può ritenere soddisfatto dei risultati conseguiti finora ed è altamente probabile che a fine stagione, se non prima, le parti si siedano al tavolo per capire il da farsi. Il tecnico toscano ha sempre prediletto giocatori pronti a giovani da plasmare, e le sue scelte di formazione corroborano quanto dichiarato a mezzo stampa.
Non a caso, Dionisi finora ha allenato squadre per una stagione, massimo due, ottenendo sempre ottimi risultati con il materiale che aveva a disposizione. E’ anche vero, però, che a questa squadra mancano elementi d’esperienza che avrebbero fatto comodo eccome ad alleviare quel triste record di 19 punti persi da situazione di vantaggio in questa stagione.
Nella 100esima gara in A con il Sassuolo, l’allenatore neroverde cerca una scossa simile a quella del 2-5 di San Siro, arrivato in un momento assimilabile a quello odierno sia dal punto di vista della classifica che da quello psicologico. Proprio come accaduto nella gara di poco più di un anno fa, un risultato positivo e per certi versi insperato potrebbe dare una svolta ad una stagione che sembra maledetta e liberare mentalmente la formazione emiliana, altrimenti destinata a soffrire fino alla fine alla ricerca della salvezza.
articolo realizzato da Gabriele Boscagli e Mattia Bannò