Ieri sera, Sky Sport ha lanciato la notizia della partenza di Nicola Sansone, destinazione Villarreal. Essendo la trattativa arrivata ad un punto di non ritorno, già in serata hanno iniziato a fare capolino i primi nomi per sostituire l’attaccante classe 1991. Chi conosce un minimo Di Francesco e ciò che il suo gioco richiede, sa perfettamente che alcune possibilità riportate in rete non calzano con le richieste del tecnico pescarese. Basta una dichiarazione dello stesso Di Francesco, catturata dai microfoni nel post partita di Roma-Sassuolo 2-2 dell’ultima stagione, per iniziare a ragionare da un altro punto di vista: “Politano? Non avendo Berardi al 100%, ho preferito avere un mancino a destra. Gli esterni, in genere, li metto a piede invertito: se notate, entrambi i gol di oggi sono arrivati grazie a questa scelta”. Iniziamo a sfoltire la lista dei papabili: da più parti si legge di un adattamento di Defrel a sinistra, con il francese che tornerebbe “nel suo ruolo abituale”. Troviamo difficile definire naturale un ruolo ricoperto 2 volte negli ultimi 2 anni: per caratteristiche, il ruolo di ala destra sarebbe già più congeniale per lui, ma Berardi e Politano non si spostano, a meno di infortuni o squalifiche. Ma allora, che senso avrebbe avuto spendere un anno per adattarlo a punta centrale? Davvero Di Francesco si accontenterebbe di riposizionare Defrel qualche metro più a sinistra, dopo tutto lo sforzo per fargli apprendere i segreti del ruolo di punta? Perché, con quasi 30 milioni arrivati da questo mercato, il sostituto di Sansone, un titolare e pilastro indiscusso della squadra, dovrebbe essere Defrel, che è già a Sassuolo? Una stagione intera con Defrel sull’out mancino non osiamo neanche immaginarla: con tutto il rispetto per il francese, noi non lo riteniamo all’altezza di sostituire Sansone in quella zona di campo, conoscendo quali sforzi Di Francesco richiede da un esterno offensivo. Meglio se continua ad affinare la tecnica da punta centrale, risultando la mina vagante che tanto può far comodo a questo Sassuolo.
Siamo al 7 di agosto e ci serve un’ala sinistra: non c’è tempo (né l’intenzione di Di Francesco, supponiamo) per adattare un giocatore ad un ruolo non suo. Pensiamo all’ipotesi Pucciarelli: il giocatore è sì destro di piede, ma gioca stabilmente da seconda punta. In più, non siamo affatto sicuri che la valutazione di 8 milioni da parte dell’Empoli possa essere soddisfatta dalla dirigenza neroverde. Altra ipotesi difficilmente realizzabile: Juan Manuel Iturbe della Roma, per i soliti motivi di cui sopra, ai quali, se vogliamo, si può aggiungere la volontà del Sassuolo di non acquistare i cosiddetti “top player”. Veniamo all’ipotesi più papabile: come rivelato da Gianluca Di Marzio, il Sassuolo sarebbe sulle tracce di Alejandro Gomez dell’Atalanta. L’identikit è perfetto, sia per caratteristiche che per livello del giocatore: conosce la Serie A, gioca come ala sinistra, è destro di piede e, aggiungiamo noi, è simile a Sansone tecnicamente parlando. Zero adattamenti, insomma: un giocatore pronto all’uso e di sicuro rendimento. L’altra ipotesi riportata dall’esperto di mercato di punta di Sky porta in Sicilia: è Robin Quaison. A meno di un giorno di distanza dalla notizia della partenza di Sansone, i nomi sono già spuntati: alcuni improbabili, come spiegato sopra, altri plausibili. Da parte nostra, c’è l’augurio che la società non faccia scelte precipitose ma che, allo stesso tempo, agisca in fretta per consegnare a Di Francesco un giocatore utilizzabile per il playoff di Europa League.