Dopo il ritiro dall’attività agonistica, avvenuto nel 2015, Paolo Bianco si è cimentato nella nuova esperienza da allenatore: prima un anno da vice di Mandelli in Primavera, poi l’incarico da tecnico della neonata formazione Berretti. L’ex difensore centrale foggiano è stato intervistato da SassuoloChannel per la 19esima puntata di Flash Neroverdi: ecco le sue dichiarazioni in merito a questa nuova esperienza.
“Il bilancio parziale è senz’altro positivo: la squadra ha investito soldi nella creazione di questa nuova squadra, ma lo ha fatto con l’intento di migliorare i ragazzi. Speriamo di arrivare a fine anno con una crescita costante. Nello sviluppo di una squadra giovanile bisogna mettere in conto gli alti e bassi: sono fisiologici in questa fase di crescita, a detta anche di chi ha più esperienza di me nei vivai. Abbiamo ricominciato a correre dopo un periodo di appannamento; da questi ragazzi possiamo aspettarci di tutto, sia nel bene che purtroppo nel male. Noi allenatori abbiamo il compito di indirizzarli nella strada giusta“.

“Obiettivo? Non perseguiamo la vittoria come traguardo primario: dobbiamo prima andare a lavorare sulle lacune di ogni singolo giocatore. E’ chiaro che una vittoria ha una sua utilità: i ragazzi acquisiscono autostima ma soprattutto l’ambiente ne risente positivamente, si ha più tranquillità per lavorare e il gruppo recepisce meglio ciò che gli viene detto. Gli allenatori delle giovanili devono mantenere un profilo equilibrato e non lasciarsi influenzare da vittorie o sconfitte. A fine stagione, mi riterrò soddisfatto se riuscirò ad intervenire, a livello individuale e collettivo, e migliorare il gruppo, sia dal punto di vista tecnico che tattico. Pareggio a Napoli come nel 2013? E’ una partita che non dimenticherò mai, è un ricordo indelebile del primo punto in Serie A nella storia del Sassuolo. Al di là degli avversari, non potrò mai scordare il sudore versato da me e dai miei compagni in quel match. Cannavaro? Mi sono emozionato alla visione del video che lo raffigura sotto la curva del Napoli. Per il mio ritiro i miei compagni mi hanno riservato una sorpresa che non mi aspettavo. Magnanelli? E’ un rapporto destinato a durare, a prescindere dai nostri impieghi futuri”.