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Un solo gol all’attivo dopo 5 giornate è un dato allarmante, molto allarmante. Il gol di Zaza contro il Cagliari aveva fatto ben sperare i tifosi al Mapei Stadium nel dover assistere ad una stagione diversa rispetto a quella piene di sofferenze conclusasi a maggio. Il bel gioco e le occasioni da rete sembrano essersi smarrite alle 22.30 di domenica 31 agosto, da allora i tiri in porta sono stati pochi per non dire quasi nulli.
Chiaro, è venuta a mancare la fantasia e i colpi di genio di Berardi, ma una squadra che punta ad una salvezza tranquilla non può dipendere da un solo giocatore: vi dev’esser una coralità nella manovra d’attacco. Coralità che ancora gli avanti neroverdi non hanno dimostrato, tutti cercano lo spunto personale.
Le verticalizzazioni, gli uno-due, i tagli rimangono sul playbook e negli allenamenti settimanali: in campo non si vedono mai. Un allenatore che si ispira a Zeman non può esser certo contento di questa carenza, 4 partite senza centrare la porta avversaria iniziano a pesare e il malumore tra gli attaccanti inizia a serpeggiare.
Analizzandoli attentamente si nota come siano ancora tutti lontani dalla forma migliore: Sansone ha perso quello spunto veloce e quel dribbling che tra marzo e maggio fecero impazzire tutti i difensori, Zaza non mostra la cattiveria vista col Cagliari –sparita insieme alla barba – ma solo nervosismo, Floccari ieri è stato tra i migliori in campo nel secondo tempo per spirito di sacrificio ma ci si aspetta qualche gol in più da lui, Floro Flores è stato spesso preda di infortuni ed ancora lontano dai suoi standard mentre c merita qualche occasione in più.
