articolo di Giovanni Pio Marenna
Difficile stare dietro alle previsioni, anche se a sole 10 giornate dalla fine del campionato. I capovolgimenti di fronte nella forma fisica e mentale e in classifica possono confondere e mescolare le carte. Il colpo del Milan a Napoli e la facile vittoria dell’Inter lascerebbero intravedere questi ultimi 2 mesi di lotta scudetto come un affare tra le milanesi. È ancora poco per ipotizzare una sfida a due per due ragioni.
PUNTO PRIMO. Rossoneri e azzurri hanno, rispettivamente, vinto o perso uno scontro diretto in stile far west giocato da entrambe non al cardiopalma, ma quasi al risparmio (di che cosa?) o a riserva (l’interrogativo sulle cause sarebbe più che d’obbligo). E in questo stillicidio, poco prevedibile, la squadra di Pioli ha sicuramente meritato qualcosa in più. Ma neanche il gol “per caso” poi ce lo aspettavamo così e in questo modo. La scaltrezza di un Giroud killer instinct non solo a mettere il piede, ma soprattutto a togliersi dall’offside hanno fatto una differenza enorme. Una differenza da 3 punti che non avrebbe fatto ridere il Napoli nemmeno fosse capitato al game show LOL. Il resto non s’è poi capito molto tra errori e impostazioni di gioco poco limpide. Spalletti e Pioli (comunque soddisfatto per il bottino pieno) hanno molto da rivedere dopo ieri sera su alcuni meccanismi e forse su una stanchezza pregressa galoppante.
LEGGI ANCHE:– Venezia-Sassuolo 1-4: una squadra che può esse fero e può esse piuma. Al Penzo è stata fero
PUNTO SECONDO. L’Inter, che non segnava da 4 partite e non vinceva da 5, ha sì calato un pokerissimo ma alla Salernitana. Che, sia detto con tutto il rispetto possibile, non è certo il Liverpool, ma neanche il Milan e il Napoli. Una squadra, quella di Nicola, che sta provando a rimettersi in carreggiata per provare l’impresona. E chiaramente erano perfettamente consapevoli dal partire dal fatto che, nel caso di una sconfitta con l’Inter, non sarebbero stati punti persi. Ben altre sono le battaglie su cui puntano. Ha ritrovato cacciatore di gol Lautaro, la squadra di Inzaghi, e con la sua tripletta e la doppietta con assist di Dzeko la Salernitana è stata letteralmente asfaltata. Così come sembra sia tornato ai fasti di sempre l’inafferrabile Barella. Recupera palle e sforna assist caldi caldi: pizze deliziose escono dal forno per essere servite proprio in terra campana. E, con sempre una gara in più da disputare, l’Inter può rifiatare sul ring.
VOLATA FINALE. Non si rifiata un attimo invece nella mischia per l’Europa. La Juventus sembra sfoggiare le prestazioni più continuative di tutti e l’incasso punti è ormai a ridosso del Napoli: -4 per la squadra di Allegri. Il resto è bagarre furiosa tra Atalanta, Roma e Lazio, con le prime due che si scontrate in uno scontro diretto risolto dal solito mostruoso Abraham (13esimo gol in 27 presenze in A per 20 gol in totale per lui in questa stagione) e con i biancocelesti tornati alla vittoria. Fiorentina e Verona, subito dietro, si sono divise la posta in palio, ma, con o senza i loro uomini di punta, sono lì con mentalità, cuore, grinta e voglia di stupire sempre. Le due vere sorprese di questa stagione, una presenza fissa e stabile che non delude, capace di tenere testa a chiunque e in qualunque occasione. Milan 58 punti, Inter 58, Napoli 57, Juventus 53, Atalanta e Roma 47, Lazio 46. Se non è una volata finale questa….