venerdì , 19 Aprile 2024
fonte: repubblica.it

Neroverde sbiadito: a Udine un punto guadagnato

L’onestà intellettuale prima di tutto. Quindi ammettiamolo: il punto raccolto dal Sassuolo in quel di Udine è un punto guadagnato, non si può certo parlare di due punti persi. I neroverdi sono apparsi stanchi, poco creativi e forse provati dal terzo impegno in otto giorni, tanto più dopo il grande dispendio di energie, anche mentali, dovuto alle due partite contro Milan e Juventus.

All’annuncio delle formazioni poca sorpresa hanno destato le presenze di Longhi e Floro Flores, mentre si è subito notato il turno di riposo concesso a capitan Magnanelli. Al suo posto, nel ruolo di regista, l’altro neroverde sempre presente, ovvero Simone Missiroli. Ai suoi lati Biondini e Duncan. E proprio il centrocampo, allo stadio Friuli, è apparso particolarmente sottotono. Il solo Missile ha tentato di dare ordine come poteva, ma un’ammonizione rimediata già nei primi minuti ha indubbiamente condizionato il suo rendimento. Il numero 32 ghanese, invece, è apparso la copia sbiadita del nuovo acquisto brillante e grintoso che ha fatto sognare i tifosi nel precampionato e durante i primi incontri di stagione.

fonte: repubblica.it
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Il valore silenzioso del capitano, insomma, si nota ancor di più in caso di sua assenza. La scarsità di filtro avrebbe potuto permettere all’Udinese padrone di casa di sfondare, ma così non è stato sia per la scarsa vena e precisione di Di Natale e compagni sia, e qui veniamo ai punti positivi, per la discreta tenuta del reparto arretrato sassolese. Aspetto che assume ancora più importanza se si considera che ieri, causa sostituzioni obbligate, sono scesi in campo ben sei difensori: Vrsaljko, Terranova, Acerbi e Longhi dal primo minuto; Gazzola e Ariaudo nel corso della ripresa. In leggera ombra solo il terzino croato, messo in difficoltà in più di un’occasione e poco lucido in fase di spinta; gli altri neroverdi hanno invece sfoderato una prestazione più che sufficiente.

L’attacco è rimasto a secco: solo una conclusione degna di nota, ovvero il palo esterno colpito da Floro Flores nel primo tempo. Per il resto poco o nulla, con anche Berardi in ombra. Da sottolineare che, per oltre mezz’ora, si sono visti in campo sia il talento calabrese sia Matteo Politano, adattato come esterno sinistro e subentrato proprio a Floro Flores. È ancora tempo di sperimentazioni e di ricerca della duttilità per Di Francesco, che ha ammesso di non essere del tutto soddisfatto della prestazione dei suoi uomini.

C’è dunque da attendersi molto di più domenica prossima, magari anche grazie al rientro di qualche elemento non sceso in campo a Udine. Il Carpi che arriverà al Mapei Stadium farà sì respirare aria di derby modenese, ma soprattutto sarà a caccia di punti che potrebbero essere vitali per sperare di rimanere ancora nella massima serie: il Sassuolo insegna che con la determinazione si ottengono anche risultati insperati…quindi occhi aperti.

di Massimiliano Todeschi

Riguardo Massimiliano Todeschi

Giornalista fulminato sulla via di Sassuolo dopo decenni di indifferenza verso il calcio. Miracoli neroverdi.

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