mercoledì , 15 Gennaio 2025
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foto: sassuolocalcio.it

La presentazione di Bajrami: “A Sassuolo per fare sia assist che gol, vi spiego il mio ruolo”

Il Sassuolo ha presentato Nedim Bajrami, uno dei due nuovi giocatori arrivati alla corte di Dionisi durante il calciomercato invernale: “Sono molto contento di aver debuttato contro l’Atalanta. E’ stata una partita importante che abbiamo vinto. Mancava solo il gol. Musso è stato bravo ma potevo tirare meglio anche io. Ho scelto Sassuolo perché è una piazza molto importante, con un allenatore che già conoscevo. Ho parlato anche con lui, sono ragazzi molto forti. Si tratta di un ambiente simile a Empoli, con ragazzi giovani e che sanno giocare a calcio. Sono molto contento di essere qui“.

La prima impressione è già stata buona: La prima settimana è stata buona. Ho ritrovato due o tre calciatori che già conoscevo e anche altri che mi hanno accolto molto bene. Pinamonti lo avevo conosciuto a Empoli e mi sono trovato molto bene con lui sia in campo che fuori, spero che torni il prima possibile. Voglio aiutare la squadra con le mie caratteristiche e fare più gol e assist possibili. Domenica contro l’Udinese sarà una partita molto fisica contro una squadra che gioca uno contro uno. Dovremo fare la nostra partita e prepararla nella maniera migliore possibile“.

Bajrami: “Sassuolo? La prima settimana è andata molto bene, a Udine sarà molto fisica”

Il ricordo di Empoli: I tre anni e mezzo a Empoli sono stati belli, il momento più bello è stato la vittoria della Serie B con mister Dionisi. Ho imparato molto. Ho fatto tanti gol e assist e sono contento di averlo fatto per Empoli. Però si può sempre migliorare”.

Poi spiega il suo ruolo: “Mi sento un trequartista ma posso fare anche la mezzala o l’esterno alto. Zidane è il mio idolo. Mi colpiva molto la sua eleganza, la sua intelligenza in campo“.

E gli allenatori che ha avuto ad Empoli: “Ho avuto tre allenatori molto importanti, che giocano a calcio. Sono felice di ritrovare Dionisi, con lui ho avuto un periodo importante. Con Andreazzoli ho vissuto la salvezza, un altro momento importante. Con Zanetti sono rimasto solo sei mesi però ho imparato anche da lui”.

Poi parla di nazionale: “Sono nato a Zurigo. Ho origini albanesi. Ho fatto tutto il settore giovanile al Grasshopers, poi la prima squadra e poi da tre anni e mezzo sono in Italia e sono molto contento. Ho giocato nelle giovanili della Svizzera, poi mister Edy Reja mi ha chiamato e mi ha chiesto se volessi fare la prima squadra in Albania. Ho parlato con la mia famiglia e alla fine ho fatto una scelta di cuore, l’Albania. Sono stato orgoglioso di aver giocato con i colori di quella nazionale. Mi ricordo il debutto contro l’Ungheria e poi la sfida all’Italia. Da piccolo sognavo sempre di essere un calciatore e giocare nei grandi stadi. Finora quello che mi ha colpito di più in serie A è Dybala, molto forte”.

Infine un pensiero alle popolazioni colpite dal terremoto: “Mi dispiace tanto ciò che è accaduto in Siria e Turchia, siamo tutti con loro e speriamo che passi presto questo momento”.

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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