Scuola Roma, classe 1995: Luca Mazzitelli è uno dei giovani del Sassuolo lanciati da Di Francesco in serie A. Dopo aver fatto la gavetta nelle giovanili giallorosse, in Lega Pro al Südtirol di Bolzano e in Serie B con il Brescia, è arrivata la maglia neroverde. E con essa, l’esordio in Europa League.
Luca ha parlato ai microfoni di soccerillustrated.it, dove si può leggere l’intervista integrale, della quale riportiamo le dichiarazioni salienti.
Dopo l’esordio in massima categoria con la maglia giallorossa, la prima vera avventura in serie A è quella di quest’anno: “La Serie A è tutto un altro campionato rispetto alla B, soprattutto dal punto di vista fisico. Anche l’emozione ha fatto la sua parte, specie contro le grandi squadre e nei grandi stadi. Mi piace molto la politica della società di puntare sui giovani italiani. Il Sassuolo è un club serio, organizzato, ambizioso e per questo destinato a crescere”.
Carriera influenzata da un padre giornalista e da alcuni modelli: “Con mio padre ho sempre parlato e discusso di calcio dopo le partite. Mi segue tanto e mi dà dei consigli, ma non è mai entrato nelle mie scelte. I miei idoli sono Steven Gerrard e Kakà. A Roma ho avuto la fortuna di allenarmi con De Rossi e Strootman, due punti di riferimento come professionisti e calciatori. Per finire, a Sassuolo ho conosciuto una persone fantastica come Magnanelli. È il capitano per eccellenza e ha sempre le parole giuste per aiutarti. Lui ha la forza di mettere la squadra davanti a tutto il resto”.
Infine, qualche riferimento al futuro: “A Sassuolo giochiamo a tre, e mi piace di più fare la mezz’ala piuttosto del regista. Il mio ruolo ideale sarebbe però in un centrocampo a due. Tra cinque anni mi piacerebbe anche giocare la Champions League. E, perché no, anche con il Sassuolo. Chissa questo gruppo dove sarà tra qualche anno”.
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