Maxime Lopez ha parlato a Le Club des 5, un programma YouTube francese, dove ha parlato senza peli sulla lingua della sua situazione e delle sue ambizioni.
Ha cominciato parlando dei problemi che lo portarono a lasciare Marsiglia, confrontandoli a quelli difficili a Sassuolo: “Onestamente, non ho rimpianti. Ho dei momenti di nostalgia. Ripenso al mio primo anno all’OM, quando avevo 18 anni. All’epoca tutto andava bene… Si parlava di me al Barça. Anche il primo anno all’OM ci sono stati momenti bassi. Ma siccome ero giovane, ci abbiamo fatto meno caso. Quello è stato l’unico anno al Marsiglia in cui sono stato protetto. Dopo sono stato ucciso…”.
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A Sassuolo è finito spesso in panchina per via di problemi di temperamento: “Diciamo che dopo la pausa ci sarà la possibilità di giocare. Il Sassuolo è un club familiare, c’è una buona atmosfera. Ora dobbiamo essere ambiziosi. Ci aspettano grandi cose. Faremo una chiacchierata tranquilla alla fine della stagione“.
Il suo obiettivo non lo nasconde: “La Nazionale è il mio obiettivo ma devo avere più visibilità: giocare ottime partite a Sassuolo ha meno valore che a Milano, per esempio. Questo non significa denigrare dove sono, è solo la realtà”.
Parole d’amore per De Zerbi: “È come con una ragazza, ho avuto un’intesa immediata. Un vero colpo di fulmine. Il suo modo di amare il calcio era esattamente come il mio”.