Matias Vina ha lasciato il Sassuolo dopo appena mezza stagione: la voce sull’interesse del Flamengo si è poi concretizzata, un po’ a sorpresa ma nemmeno troppo. L’uruguaiano, che a Sassuolo ha avuto un minutaggio di tutto rispetto, ha pagato a suo dire l’assenza di un contesto con molti tifosi e con la possibilità di giocarsi qualcosa. “Giocavo in Europa ma c’è una cosa molto importante: sono venuto qui per vincere, mi piace vincere e competere” ha esordito Vina nella conferenza stampa di presentazione. “Nella squadra in cui mi trovavo (il Sassuolo, ndr) non c’era modo di vincere. In Inghilterra ho avuto più libertà di andare in attacco ma in Italia ho imparato molto anche tatticamente, lì lavorano molto su questi aspetti”.
Sulle strutture e sui tifosi: “Le strutture del Flamengo mi hanno sorpreso molto. Vengo da squadre europee: la Roma ma anche il Sassuolo, che è un club molto organizzato. Qui però il livello è molto alto, c’è un’organizzazione molto grande, l’ho visto anche quando ero in Brasile. Inoltre, in Italia giocavo una volta alla settimana, sono venuto qui anche per giocare un sacco di partite. Tifosi del Flamengo? Sono emozionatissimo. Anche quando ero alla Roma c’era tanta gente allo stadio, mentre al Sassuolo non c’erano molti tifosi sugli spalti: anche i tifosi sono una motivazione. Il campo? La Roma aveva uno stadio condiviso con la Lazio e il terreno di gioco non era dei migliori, come altri in Italia, qui al Flamengo si sta lavorando per sistemare ogni dettaglio”.