Ieri c’è stata la sua presentazione ufficiale alla stampa, oggi è il momento di entrare nel merito dei pregi di questo giocatore, che ha fortemente voluto il Sassuolo rifiutando piazze più importanti come quella del Milan.
Stefano Sensi, 21 anni da compiere il prossimo 5 agosto, è nato ad Urbino; nella sua città natale, con la squadra dell’Urbania, ha mosso i primi passi nel mondo del calcio. Dopo essere stato chiamato dal Rimini, passa nel settore giovanile del Cesena all’età di 14 anni. Si fa notare nella squadra degli Allievi Nazionali, quando sigla ben 10 gol, numero esorbitante per un centrocampista come lui. Il fisico gracile, solo 1 metro e 68 di altezza per lui, non gli ha impedito di fare strada nel calcio: sono i suoi piedi, che disegnano geometrie sul rettangolo verde, ad essere la sua fortuna. Geometrie che gli permettono l’esordio con l’Italia Under 17, nel 2012. Passa in Primavera con un anno di anticipo rispetto ai ragazzi della sua età: il primo anno non è entusiasmante, mentre nel secondo diventa un punto fisso, con 6 gol in 24 presenze.

Il giovane Sensi viene mandato subito in Lega Pro per due stagioni in prestito al San Marino, che è stato affidato a Fernando De Argila, il suo allenatore nell’ultimo anno di Primavera a Cesena. L’impatto con il calcio professionistico è migliore di quello che fu con la Primavera: a 18 anni appena compiuti, si alterna nel ruolo di mezzala e di mediano, giocando tutte le partite in cui è stato convocato (escluse, quindi, le partite di squalifica) e segnando anche un gol. Le sue qualità non vengono viste soltanto da De Argila: quest’ultimo, infatti, viene esonerato a metà stagione, ma Sensi resta nell’11 titolare anche con il nuovo allenatore, Cuttone. L’anno successivo, la musica non cambia, anzi, la melodia è persino più soave: i tumulti societari (3 cambi di allenatore nella stagione 2014/2015) non scuotono Sensi, che si alterna anche nel ruolo di trequartista siglando ben otto gol. A questo punto, il ritorno a Cesena è scontato, meno la sua conferma in prima squadra: deve convincere il nuovo allenatore, Massimo Drago, a tenerlo in Romagna. L’allenatore calabrese non se lo lascia sfuggire: non può steccare proprio lui che, a Crotone, lanciò Cataldi, Florenzi e Bernardeschi! Sensi viene confermato a Cesena, il resto è storia nota.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Tecnicamente, Sensi è un grandissimo giocatore, un potenziale fenomeno: non facciamo paragoni perché, come dice Di Francesco, nuocciono alla crescita di un giovane, soprattutto se il suddetto confronto, alla lunga, non regge. La sua qualità migliore è sicuramente quella del lancio lungo: ha una grandissima visione di gioco e un destro fatato con cui affresca traiettorie precisissime. Il suo passato da trequartista gli ha permesso di acquisire un’ottima padronanza del pallone: non ha paura di tentare delle percussioni palla al piede e, al tempo stesso, studiare la situazione tenendo lo sguardo rivolto costantemente a compagni e avversari. La peculiarità, però, che più serve a questo Sassuolo è la sua capacità di tirare i calci piazzati: ha fatto molti gol da punizione, fondamentale che da queste parti è poco sfruttato, sa battere bene sia i rigori che gli angoli. Nonostante il fisico non lo aiuti, non è semplice rubargli palla: sa come difenderla e liberarsi dalla pressione avversaria. L’unico difetto, probabilmente, è l’eccessivo fidarsi delle proprie qualità, che lo porta talvolta a perdere palloni in zone cruciali del campo. Qui di seguito, vi lasciamo un video di 11 minuti con alcune delle migliori giocate di Sensi.