Haley Bugeja ha parlato ai microfoni di Lovin Malta in una lunga intervista riproposta da Nero&Verde su Sassuolo Channel. Il talento maltese della femminile neroverdi ha parlato molto di sé, della sua carriera, dei suoi sogni e del suo futuro.
La sua infanzia è stata all’insegna del pallone: “Sono cresciuta in una famiglia che ha sempre amato seguire il calcio in tv. Quando ho compiuto 5 anni mio fratello ha insistito perché provassi ad allenarmi con una squadra. Mia madre all’inizio aveva dei dubbi ma volevo andare davvero e poi ha accettato. Ho iniziato ad allenarmi con i maschi, perché non c’erano bambine. E da lì tutto è iniziato. Ho fatto i miei primi allenamenti e mi sono subito innamorata di questi sport”.
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Poi l’arrivo in Italia: “Più di un anno e mezzo fa ho firmato un accordo con un’agenzia di Malta, avevano visto alcuni video in cui giocavo con la Nazionale e il Sassuolo si è interessato per farmi fare una prova, dopo 4 giorni di allenamenti sono rimasti colpiti e mi hanno proposto un contratto. Era decisamente fantastico che si fossero interessati a me e io non ho avuto alcun dubbio nel volerlo firmare”.
Per lei sta andando tutto alla grande: “È stato un anno fantastico per me, mi sembra che siano passati 3 anni in uno. È stata una continua girandola di emozioni. Ho dovuto superare alcuni ostacoli. Ho lasciato la mia famiglia ma è un sacrificio che sto facendo per me stessa. Mi piace quello che sto facendo in questo momento e tutto quello che ho vissuto quest’anno è stata una benedizione. Sto facendo un’esperienza che non potrò mai dimenticare. Lasciare Malta è stato difficile. Quando stavo per partire mi sono sentita come se stessi lasciando alle spalle una vita intera. Dovevo salutare i miei amici, la mia famiglia… è stata quella la sfida più grande. Sapevo di avere una famiglia straordinaria, amici fantastici. Sapevo che non vederli sarebbe stato difficile, ma cerco di restare in contatto con loro, ogni giorno”.
Poi, un messaggio meraviglioso: “Non mi sono mai ispirata a qualcuno in particolare. Oggi onestamente ammiro la gente che cerca di cambiare. Spesso siamo in una zona di comfort, come se le persone non volessero cambiare in meglio la propria vita, anche quando attraversano un momento difficile. Io mi sento come quelle che provano a farlo, a cambiare in meglio, penso siano quelle le persone che mi ispirano davvero”.
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Non tutto è stato semplice: “Nel calcio uomini e donne rendono ognuno al proprio livello e non vedo motivo perché non dovremmo essere trattati allo stesso livello. Fin da quando ero piccola mi sono sempre sentita come se fossi quella un po’ diversa dagli altri. A scuola mi divertivo a giocare con i maschi mentre alle altre ragazze piaceva fare altro, mi allenavo coi ragazzi. Sono stata quella un po’ strana. Ma questo non mi ha mai fermato, anzi mi ha motivato di più perché sapevo che stavo mostrando agli altri qualcosa di diverso nella mia vita, facevo qualcosa che mi piaceva e volevo continuare a farla divertendomi. È se qualcosa ti fa stare bene, la cosa più importante che tu possa fare è solo cercare di godertela. E se ci riesci sei già sulla strada giusta. Il messaggio che posso dare è gioire per quello che stai facendo, lavorare sodo per quello che vuoi ottenere e goderti la vita”.
Uno sguardo al futuro: “Ho molti obiettivi e traguardi che voglio raggiungere nella vita, ci penso da sempre: voglio giocare in Champions League, voglio rappresentare il mio Paese nei tornei più importanti, voglio vincere dei trofei, ma soprattutto voglio godermi la carriera. Mi sento come se fossi solo all’inizio di un cammino che spero mi riservi cose incredibili. So che lavorerò sodo per questo, sono entusiasta di vedere cosa mi aspetta il futuro”.
Infine, i ringraziamenti: “Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto da quando ero piccola, dal mio primo allenatore a quelli che ho adesso. Ovviamente anche alla mia famiglia, ai miei amici, che mi hanno sempre supportato. Voglio dirvi grazie di cuore. E poi c’è la gente di Malta che mi ha seguito fin dall’inizio. E ovviamente ringrazio il Sassuolo Calcio che mi ha sempre protetto e mi ha sempre fatto sentire parte di una grande famiglia”.
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