Ok, lo slogan è quello della Juve: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“. Lo disse Boniperti e i bianconeri lo hanno adottato come motto, anche ieri che hanno pareggiato 1-1 contro l’Inter, ma tant’è. Qui però si parla di Sassuolo, anzi di Empoli-Sassuolo 3-4.
Partita che ha visto il Sassuolo tornare alla vittoria dopo sei match di digiuno, rinfrancati dalla sosta e dal ritorno in campo di Matheus Henrique, che ha subito fatto capire quanto sia potenzialmente devastante in coppia con Boloca. Tanto che il brasiliano ha anche festeggiato meritatamente, segnando il gol del momentaneo 1-2.
Inoltre, il primo gol è stato segnato da Pinamonti, che era a digiuno da 7 giornate. L’attaccante, segnando da ex, ha raggiunto quota 5 gol, quelli che aveva segnato in tutto lo scorso campionato. Siamo solo alla tredicesima e anche il fatto che si sia finalmente sbloccato fa ben sperare.
Ma il protagonista assoluto è stato Berardi che, nel momento del bisogno, è riuscito a caricarsi tutto il peso della squadra sulle spalle, riportando il Sassuolo in vantaggio per due volte di seguito. E in mezzo infilandoci anche un palo colpito su un inedito sinistro. Non male per chi si è dovuto fermare in Nazionale perché non al top. Che sia una risposta a Spalletti?
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Fatto sta che si è tornati a vincere e, a livello di classifica, si sposta anche parecchio, dato che quelle sotto – Salernitana esclusa e in attesa di Verona-Lecce – hanno tutte perso o pareggiato. Per ora ci godiamo il +5 sulla zona calda, dove Udinese, Cagliari, Empoli, Verona, Salernitana si stan dando battaglia. Ma che per ora il Sassuolo ha staccato con una certa decisione. Anzi, il fatto che la zona Europa sia alla stessa distanza può essere solo uno stimolo a fare meglio.
“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“, dicono gli juventini. Un motto che va in netto contrasto con “l’importante è partecipare”. Ma che mai come ora risuona nella mente dei tifosi neroverdi. Da questo momento in poi, da questo Empoli-Sassuolo 3-4 bisogna far punti, vincere e salire il più in alto possibile. Quella del Castellani deve essere la rinascita. La ripartenza di questo campionato. Alla prossima c’è la Roma di Mourinho, in netta ripresa dopo un inizio altalenante. Può essere la prova del nove, magari facendo piangere un’altra grande.
