venerdì , 14 Febbraio 2025
dionisi milan sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

Dionisi dopo Milan-Sassuolo 2-5: “Non pensiamo alla partita di oggi, serve continuità”

Contro ogni pronostico, il Sassuolo sbanca San Siro con un perentorio 2-5 e apre la crisi del Milan: a segno Defrel, Frattesi, Berardi, Laurientè e Matheus Henrique. Era da più di 25 anni che il Diavolo non subiva cinque gol in casa, da un Milan-Juventus 1-6 del 1997. A fine partita, Alessio Dionisi è intervenuto ai microfoni di Dazn: queste le parole del tecnico toscano.

“Spero sia stata una bella vittoria per la società e per i tifosi. Quest’anno c’è da rimboccarsi le maniche, senza pensare troppo alla partita di oggi dove siamo sicuramente prestativi. Questo è un bel segnale per il futuro, però aspetto lo dicano gli altri, che è un risultato importante. Mi aspettavo questo esito? Sicuramente no, ma nell’andamento della partita ci speravo. Lavoriamo per creare occasioni e per giocare, delle volte ci riusciamo e delle volte no. I cambiamenti hanno bisogno di tempo che spesso non c’è. Non credo di aver parlato di rischi: forse di rischi calcolati, nel senso di essere più propositivi, più volenterosi. Oggi ho visto una corsa indietro non vista tante altre volte, ti permette di difendere e ripartire con tutti: con il nostro attacco possiamo mettere in difficoltà tante squadre, anche del valore del Milan. Due vittorie di fila in casa del Milan? Non ci avrei creduto se me lo avessero detto prima, qualche anno fa magari non avrei creduto nemmeno al fatto di arrivare in Serie A così presto. Tengo di più a fare punti che a vincere con le grandi: pagano se danno continuità, altrimenti ti fanno alzare la presunzione e non l’autostima e ti fanno ricadere in basso velocemente. L’obiettivo è dare valore a questi risultati: l’anno scorso ci siamo riusciti con alti e bassi, quest’anno speriamo di riuscirci un po’ di più”.

Dionisi milan sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

Ho ritrovato il mio Sassuolo? Speravo di ripetere la partita con il Monza: ci alleniamo per giocare ed essere propositivi, era importante trovare una squadra determinata. Per un allenatore conta più questo, perché è una cosa che resta. Ho ancora il dubbio di dire che noi siamo questi: ancora non siamo questi. Possiamo dare continuità a questo: è ciò che vorrei vedere e che passa dalla mia testa e da quella dei ragazzi, dalla loro volontà. Già è difficile allenarli, se andasse allenata anche la voglia di giocare a Sassuolo farei fatica. Stiamo festeggiando? I ragazzi in spogliatoio probabilmente sì, ma quanto fatto finora ci permette di festeggiare fino ad un certo punto e forse è meglio così: dobbiamo essere più umili di quanto fatto in altre occasioni. Dopo il 5-0 alla Salernitana alcuni miei ragazzi parlavano di fare 5 gol come obiettivo, altri che ne volevano fare 8: l’obiettivo del giocatore è giocare la prossima e quella dopo. Non possiamo permetterci di ragionare individualmente”.

“Oggi mi è piaciuto tutto, ma in stagione abbiamo sbagliato partite per atteggiamento, non per qualità di gioco: giustamente per atteggiamento abbiamo non vinto o anche perso. Oggi sono molto contento per i ragazzi, che lo volevano tanto già dalla partita precedente. Sto preparando il campionato: non è iniziato un nuovo campionato ma possiamo essere migliori del girone d’andata. Il calendario non ci aiuta: dopo il Milan avremo Atalanta e Napoli. Speriamo di poter continuare così: se non sbaglieremo l’atteggiamento, potremo toglierci più soddisfazioni di quanto fatto finora. La fiducia della società? Sicuramente sì, il Sassuolo in questo è una società atipica. Ho ringraziato pubblicamente Carnevali per le parole dopo alcune sconfitte: sanno che dietro c’è del lavoro, non si dimenticano alla svelta come altri addetti ai lavori che l’anno scorso abbiamo ottenuto risultati. Non sono i singoli ad ottenere i risultati e a valorizzare la squadra, ma il contrario. Sassuolo non è da buttar via: è questo il messaggio che voglio far passare. Sono molto orgoglioso di allenare questa squadra e di essere rappresentato da certi dirigenti, che ti danno la spinta anche nei momenti negativi”.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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