Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali è ora di tornare alla Serie A. Parma-Sassuolo, gara fissata per domani alle 12.30, vede il ritorno dei neroverdi al Tardini dopo alcuni anni di assenza dei ducali dal massimo campionato. Mister Roberto De Zerbi ha introdotto in conferenza stampa l’incrocio tra le due compagini emiliane.
“A parte Adjapong e Sernicola il gruppo è completo e sta bene. La partita di domani ha un alto tasso di difficoltà” evidenzia il tecnico “dal momento che il Parma è la vera sorpresa del campionato ed ha fatto un percorso straordinario negli ultimi anni, dalla C alla A. Hanno raccolto risultati ottimi e buoni giocatori, il direttore sportivo è un mio amico e faccio a lui e alla dirigenza i complimenti. Diversi giocatori sono esperti e di valore, come ad esempio Gervinho, Sepe, Grassi, Bruno Alves: tutti elementi che sono riusciti a creare una squadra insidiosa che ha meritato di raccogliere le vittorie che ha ottenuto, ma anche altre volte non ha demeritato. Del resto non ci sono partite facili in Serie A”.
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“Ci teniamo a vincere al di là della supremazia territoriale o regionale” sottolinea De Zerbi a chi gli parla di derby emiliano “e rispetto al Parma siamo una squadra radicalmente diversa. Io stravedo per la mia squadra e i miei giocatori, ma a calcio esiste anche l’avversario e va sempre rispettato e studiato pur mantenendo il nostro valore ben presente. Anche Bourabia sarà a disposizione, stanno tutti recuperando condizione. I giocatori arrivati scaglionati e dovremo cercare di trovare equilibrio, facendo scelte di volta in volta finalizzate a centrare il migliore undici titolare possibile. Dobbiamo anche tenere conto che ci attenderanno anche impegni ravvicinati come la Coppa Italia, che io reputo importante quanto il campionato”.
Immancabile qualche battuta sul bilancio azzurro dei giocatori neroverdi convocati dal ct Mancini: “Sensi deve essere uno stimolo per tutti, l’ho detto prima della sua convocazione. Credo ce ne siano altri nella rosa con il suo potenziale, che potrebbero essere protagonisti con le loro Nazionali. Sensi non ha giocato sempre titolare ma è un esempio di professionalità ed impegno, le qualità sono naturali e non sono merito nostro ma prima o poi l’impegno, quando è costante, viene premiato. Berardi? Ha fatto un gran primo tempo e lo ritengo in un periodo di forma straordinario al di là del gol, che con la Nazionale avrebbe meritato. Resta per noi un giocatore determinante e sono felice di quello che sta facendo ora: è chiaro che per l’attaccante il gol è un valore aggiunto, ma non può essere l’unico metro di giudizio e Domenico ha la maturità giusta per capirlo”.